La versione russa sull’attacco a Kremencuk, non convince

La versione russa sull’attacco a Kremencuk, non convince

Attacco missilistico russo, presso il centro commerciale Amstor di Kremencuk: 20 i civili morti e decine di dispersi.

Il governo ucraino avrebbe descritto l’attacco al centro come “un atto di terrorismo da parte russa”, oltre che un “attacco deliberato contro una struttura civile”.

Lato russo, è stato invece affermato di trattarsi di “una nuova provocazione ucraina nello stile di Bucha”, facendo sorgere il sospetto che l’attacco si fosse davvero sviluppato, nonostante all’interno di un articolo già pubblicato, era stata espressamente comprovata la responsabilità russa circa l’attacco di Bucha.

Pare quindi che l‘Ucraina soffra ancora il pieno attacco russo, nonostante il Paese di Putin, si sia già impossessato di Severodonetsk.

A quota 100 giorni dallo scoppio della guerra, sembra che le sorti dell’Ucraina dipendano da quanto e in che modo l’Occidente riesca a fornire man forte a questi territori flaggellati.

Un attacco manipolato

Riguardo l’attacco al centro commerciale, Mosca avrebbe poi virato la propria versione, dichiarando che in conseguenza di un attacco frontale contro “un deposito di munizioni fornite dall’Occidente” e “della loro detonazione… il centro commerciale non funzionante”, situato vicino l’ipotetico obiettivo colpito, “è stato danneggiato”. Ma questa versione sembra fare acqua da tutte le parti.

bombardamenti guerra ucraina

Anche il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha indetto un’urgente riunione, dopo il bombardamento del centro commerciale di Kremenčuk. Volodymyr Zelensky ha partecipato in video conferenza all’incontro per chiedere che la Russia fosse dichiarata Stato sponsor del terrorismo, proprio a seguito dell’attacco. Inoltre, Zelensky si è appellato anche alle autorità americane per chiedere la stessa cosa.