La zia di Michelle Causo: “L’assassino era una persona con problemi mentali”

La zia di Michelle Causo: “L’assassino era una persona con problemi mentali”

La parente della ragazza uccisa ed abbandonata in un carrello della spesa poco lontano da alcuni casssonetti ha commentato l’omicidio.

L’assassino di Michelle Maria Causo rischia vent’anni di galera per l’omicidio e le aggravanti di occultamento e vilipendio del cadavere nell’appartamento di via Dusmet a Primavalle. Il tribunale per minori di Roma ha convalidato il fermo nei confronti del ragazzo originario dello Sri Lanka.

Gli inquirenti, impegnati nelle indagini, stanno lavorando sul movente, visto che la scena del crimine e la conseguente “passeggiata” di 5 minuti con il carrello della spesa per le vie del quartiere sono abbastanza eloquenti sulle modalità con cui è avvenuto l’omicidio. Un’amica di Michelle, Lavinia, ha detto che il debito nei suoi confronti era ben più alto dei 20 euro ammessi dall’assassino ed ammonta a circa 1500 euro.

Viviana Bertonelli, zia della vittima, ha parlato oggi proprio di questo sulle pagine di Repubblica. “Non posso credere alla storia dei venti euro – ha detto la parente di Michelle -. Mia nipote prestava soldi agli amichetti. Non era attaccata al denaro. Lavoricchiava con il fidanzato come insegnante di nuoto per disabili a Pomezia. Ce li aveva i soldi, quindi non si poteva accanire per 20 euro“.

“Lui è una persona malata”

Un ragazzo malato con dei problemi psicologici“, questo il commento della zia di Michelle sul ragazzo che l’ha uccisa. “Io non l’ho mai visto – continua Viviana Bertonelli – e non l’ho mai voluto vedere. Michelle socializzava con tanti ragazzi, aveva molti amici. Ma questo non era nemmeno un amico. Di lui non ho mai sentito parlare. Ho chiesto anche al fratello Gabriele: ma tu lo conoscevi? E lui no, non era un amico, era uno che si era inserito nel gruppo“.

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