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Giorgia Meloni

Sono proprio scherzi telefonici, in questo caso di un duo comico russo (apparentemente non al soldo di Putin).

Dai fuorionda agli scherzi, mancava che fossero “a parte” e saremmo piombati con un flashback mediatico nella stagione d’oro del Biscione. Invece niente figure retoriche, sono proprio scherzi telefonici, in questo caso di un duo comico russo (apparentemente non al soldo di Putin).

E così Giorgia Meloni dopo le esuberanze sessuali del suo compagno rubate nel dietro le quinte di uno studio televisivo, si ritrova con le polemiche furibonde e i sarcasmi dell’opposizione scatenati da un finto rappresentante delle istituzioni africane.

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Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Nel merito, oltre ad aver sentito un nostro leader che parla fluentemente l’inglese (cosa non scontata), la nostra Premier non ha detto niente di che sulla politica estera, tranne quella stanchezza sull’Ucraina interpretata maliziosamente come un dietro front rispetto alle sue posizioni pubbliche atlantiste. In realtà la stanchezza della guerra è di tutti, delle opinioni pubbliche occidentali e in primis dell’America, quella che ha dato più soldi e più armi.

C’è il nuovo scenario mediorientale e fra un anno esatto ci sono le elezioni, Biden ha fretta di chiudere sul fronte dell’est. Ma discutere solo nel merito e non anche sul metodo quando si parla di Discorso Pubblico (e il privato di Giambruno lo è in quanto compagno del capo di un governo) è sbagliato. Il modo e il contesto di alcune affermazioni incidono sul valore del messaggio, altrimenti finisce che una conferenza stampa indetta dal Presidente del consiglio e dai ministri economici per informare il paese sui contenuti di una legge di bilancio diventa meno vera nella percezione collettiva di un qualsiasi frammento rubato. E’ uno dei paradossi della società della Comunicazione, meglio dell’eccesso della comunicazione.

Un flusso costante e universale di segni e di catene di segni di produzione mista (l’uomo ma anche gli algoritmi) dove il confine tra verità e fake è sempre più labile. Combattiamo la pirateria, giustamente, in nome del diritto d’autore e del copyright industriale, ma forse dovremmo essere meno inclini e meno “inchini” se mi passate la boutade verso i vari pirati scambiati come acceleratori della democrazia dell’espressione.

A parte l’effetto questo davvero sì comico dell’Ucraina che ha riconquistato le prime pagine grazie a uno scherzo telefonico dopo giorni di dimenticanza mediatica a favore di Gaza, forse dovremmo recuperare un po’ di buon senso e di equilibrio senza correre dietro a ogni malizia nella speranza di averne un risultato, copie, voti, visibilità. In fondo i problemi della realtà sono ancora altri, vedere situazione economica della gente please

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ultimo aggiornamento: 2 Novembre 2023 18:36

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