L’agonia di aprile: il declino della Juventus sotto Allegri

L’agonia di aprile: il declino della Juventus sotto Allegri

Juventus, un mese da dimenticare tra sconfitte e calo di forma sotto la guida di Allegri: era meglio Pirlo?

La Juventus ha vissuto un mese di aprile davvero drammatico sotto la guida di Massimiliano Allegri. Fuori dalla Champions League e dalla lotta scudetto, la Vecchia Signora ha anche perso la possibilità di vincere la Coppa Italia, con una prestazione negativa nella semifinale di ritorno contro l’Inter. In questo periodo, la squadra ha evidenziato una notevole crisi in attacco e difesa, oltre a un calo generale di forma dei suoi giocatori.

In otto partite disputate tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League, la Juve ha incassato 4 sconfitte, 2 pareggi e solo 2 vittorie. L’attacco ha segnato appena 5 gol e la difesa ne ha subiti 7. Tra i giocatori in netto calo di forma, troviamo Vlahovic, Milik, Kean, Chiesa, Di Maria, Kostic, Locatelli, Fagioli, Miretti e Bremer. Solo pochi si salvano in questa situazione, come Perin, Danilo, Gatti e Rabiot.

Federico Chiesa

Pirlo gettato via troppo presto?

Il problema del gioco è un tema ricorrente da quando Allegri è tornato alla Juventus. La speranza di tutti era che in questa stagione si potessero vedere dei miglioramenti, che però non si sono verificati. La squadra sembra aver perso compattezza, coesione e i valori fondanti del club.

Inoltre, durante la partita contro l’Inter, la Juve non ha mostrato cattiveria, agonismo e voglia di rimonta, e Allegri è il primo responsabile di ciò. Il tecnico toscano, invece, ha mostrato queste qualità nei postpartita con commenti e dichiarazioni poco in linea con lo stile Juventus.

Emerge così il rimpianto per Andrea Pirlo, che aveva portato la squadra a vincere la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana nella stagione precedente. Con lui, si intravedeva una Juve rinnovata, con giovani talenti pronti a emergere. Non si può dire con certezza che le cose sarebbero andate diversamente con Pirlo in panchina, ma i segnali che aveva dato come allenatore esordiente erano più incoraggianti rispetto al deludente ritorno di Allegri.

Argomenti