La ministra dell’Interno annuncia di voler chiedere all’Europa un’estensione dei flussi migratori.
Alla vigilia del summit dei ministri dell’Interno europei a Venezia, Luciana Lamorgese rilascia un’intervista a Repubblica. La ministra annuncia di voler chiedere all’Europa di estendere ai flussi dal Mediterraneo lo stesso patto solidarietà fatto per i profughi ucraini. In modo da ampliare i canali legali di ingresso nel nostro paese.
“Le migrazioni mosse da fattori economici e climatici non si possono cancellare ma possono essere governate anche ampliando i canali di ingresso legali con quote di stagionali e di manodopera di cui hanno bisogno le economie europee”. Così il pensiero della ministra del Viminale dichiara che se resi legali i migranti possono risolvere i problemi di molti settori delle economie in difficoltà.
La crisi alimentare del grano ucraino ha peggiorato la situazione già grave in alcuni paesi africani e dell’Asia centrale. Se la questione non verrà risolta al più presto c’è il rischio di un incremento dei flussi migratori verso l’Ue spaventoso. La ministra Lamorgese si è detta preoccupata degli aumenti dei flussi registrati ad aprile e maggio di circa il 30% perché è un fenomeno molto complesso con cui bisogna fare i conti.
La ministra Lamorgese auspica una politica unitaria
“E’ passata l’idea di un’Europa solidale che l’Italia e gli altri paesi mediterranei invocano da sempre e che in questa circostanza è stata condivisa dai paesi del gruppo di Visegrad“. Ha detto la ministra in riferimento alla decisione di applicare per la prima volta la direttiva per la protezione temporanea dei profughi in fuga dalla guerra.
Dall’incontro di Venezia la ministra Lamorgese si aspetta che “possa venir fuori una posizione unitari. Nella definizione di un compromesso tra le misure di responsabilità e quelle di solidarietà per una nuova politica europea migratoria.”