Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha dichiarato che i beni sequestrati alla criminalità organizzata saranno utilizzati per accogliere i profughi.
“L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha avviato il censimento dei beni confiscati in gestione che possono essere destinati in tempi brevi, anche in via temporanea, per accogliere i profughi dall’Ucraina“. Queste le parole di Luciana Lamorgese, ministro del’Interno, che ha sottolineato l’impegno dello Stato italiano nel fornire aiuti umanitari ai profughi ucraini.
“Con la collaborazione delle prefetture l’Agenzia diretta dal prefetto Corda individuerà inoltre gli immobili trasferiti ai Comuni ma non ancora utilizzati, idonei per essere impiegati nell’ambito della rete di protezione e tutela messa in campo per fronteggiare l’emergenza umanitaria”. Queste le dichiarazioni del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha inoltre aggiunto quanto segue. “È massimo l’impegno del ministero dell’Interno per dare risposte concrete a chi fugge dal teatro di guerra e soprattutto alle persone più fragili, come donne e bambini”.
La risposta dell’Europa alla Russia e lo scacchiere geopolitico attuale
La risposta coordinata dell’Europa alla crisi umanitaria causata dall’invasione di Vladimir Putin ai danni dell’Ucraina è un faro di speranza per il popolo ucraino, che si trova a dover fuggire dalla propria patria. Scene che non ci saremmo mai aspettati in un clima di pace, almeno apparente, che regnava – pur con qualche eccezione – dalla fine della seconda guerra mondiale, nel vecchio continente.
Ora, tutto è cambiato. L’offensiva del presidente russo ai danni del Paese governato da Volodymyr Zelensky, che sta resistendo con le unghie e con i denti, ha completamente ribaltato gli equilibri politici ed economici dell’Europa. Con le sanzioni dell’Occidente ai danni di Putin, la Russia è isolata in Europa. Il supporto cinese, però, non fa ben sperare l’Unione europea nell’ottica di un inasprimento del conflitto.