Cagliari, molotov contro l’ingresso del Comando Militare Esercito Sardegna

Cagliari, molotov contro l’ingresso del Comando Militare Esercito Sardegna

Cagliari, lanciata una molotov e delle bombe di vernice contro l’ingresso del Comando Militare Esercito Sardegna.

Il fatto è accaduto nel venerdì sera del 20 maggio 2022 a Cagliari. Nella mattinata dello stesso giorno, era in atto una protesta con tanto di sciopero dei sindacati di base. Si tratterebbe di una manifestazione composta da persone appartenenti a movimenti antimilitaristi, pensionati e studenti rappresentanti delle scuole. Il motivo della manifestazione è la protesta contro l’uso di armi e contro le esercitazioni militari nella regione Sardegna.

Nella serata di venerdì 20, una bomba molotov (un ordigno incendiario costituito da una bottiglia in vetro riempita di liquido infiammabile che poi viene fatta esplodere) è stata scagliata contro l’ingresso della sede del Comando Militare Esercito Sardegna, situato in via Torino a Cagliari.

Esercito italiano

L’atto vandalico in segno di protesta

Insieme alla bomba molotov, anche delle bombe di vernice rossa e due fumogeni hanno colpito i muri dell’edificio, in segno di protesta. Nessuno è rimasto ferito dall’atto vandalistico. Attualmente sono in corso le indagini da parte della polizia di Cagliari per scoprire chi siano i responsabili di questi pericolosi gesti.

I segni della protesta sono rimasti impressi sulle mura dell’edificio cagliaritano: pareti annerite e porte imbrattate di vernice rossa. Intervenuti anche i vigili del fuoco del Distaccamento porto e la polizia con gli specialisti della scientifica, per indagare sulle tracce lasciate dagli autori della rivolta.

 Il deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda ha condannato aspramente il gesto compiuto, e scrive su Facebook: “Al Comando regionale dell’Esercito a Cagliari va la nostra solidarietà e sostegno, un episodio che arriva dopo un irresponsabile e crescente campagna di ‘disinformazione’ sulle Esercitazioni della Marina Militare. I violenti dovrebbero essere isolati e fermati, non alimentati. Presenterò una interrogazione per chiedere chiarimenti al governo se intende adottare le opportune iniziative a tutela delle nostre Forze Armate”.

La protesta pacifica contro guerre ed esercitazioni militari era già partita nella stessa giornata, di venerdì mattina, proprio partendo dall’ingresso dell’edificio di via Torino e arrivando fino al porto.