Landini ancora contro il Governo: “Non hanno aperto una trattativa con i sindacati”

Landini ancora contro il Governo: “Non hanno aperto una trattativa con i sindacati”

Maurizio Landini contro il Governo: “Ci hanno detto che la partita sul fisco è chiusa. Non abbiamo mai avuto una vera trattativa”.

ROMA – Maurizio Landini è ritornato ad attaccare il Governo e lo ha fatto durante una manifestazione a Bari. “Sul fisco la maggioranza ci ha detto che la partita è chiusa – ha detto il segretario della Cgil riportato dall’Ansa e soprattutto non c’è mai stata una reale trattativa con le organizzazioni sindacali. Stiamo parlando di un fatto che è davvero sotto gli occhi di tutti e proprio per questo motivo abbiamo proclamato lo sciopero del 16 dicembre. Vorrei ricordare che l’esecutivo si è presentato da noi con una proposta già pronta“.

Landini: “Il Governo vuole ammazzare la rappresentanza sociale”

Il sindacalista ha sottolineato come “il metodo non può assolutamente essere questo […]. Presentarsi con le proposte già decise significa ammazzare la rappresentanza sociale […]. Il tema resta quello di creare lavoro, perché fino a quando le persone e i giovani sono precari, non avranno una pensione degna di questo nome e si avrà un aumento della sofferenza e della divisione sociali. Su questi elementi noi chiediamo un cambiamento […]“.

Inoltre, per noi quella presentata dal Governo non è la base di una riforma fiscale – ha aggiunto Landini – bisogna aumentare le detrazioni, le decontribuzioni per i lavoratori, non una tantum ma strutturali […]”.

Maurizio Landini

Il sindacalista: “Chiediamo al Paese di scioperare perché è arrivato il momento di cambiare”

In conclusione del suo intervento, Landini ha sottolineato come “stiamo chiedendo al Paese di scioperare, di essere in piazza perché è arrivato il momento di cambiare. Il mondo di lavoro deve essere ascoltato per i problemi per ha e per gli sforzi fatti in questa fase di emergenza […]. E’ il periodo in cui non conta quello che dici, ma quello che si fa e noi vogliamo che i pensionati, i giovani e i lavoratori ci giudichino per quello che facciamo concretamente“.