Nuovo scontro a distanza tra Maurizio Landini e Giorgia Meloni con il segretario generale della Cgil protagonista di un altro attacco alla Premier.
Lo scontro a distanza tra Maurizio Landini e Giorgia Meloni continua. Dopo la “rivolta sociale” di cui aveva parlato proprio il segretario generale della Cgil, ecco un altro attacco verso la Premier che lo aveva definito “tossico”. Landini, in occasione del lancio della campagna referendaria a Bologna, ha replicato a tono.
![Giorgia Meloni](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2023/10/IM_Giorgia_Meloni.jpg)
La Meloni e il rapporto tossico dei sindacati
Ospite all’assemblea generale della Cisl, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva, senza però mai averlo citato esplicitamente, risposto a Maurizio Landini dopo le sue parole sulla necessità di una “rivolta sociale” per difendere la democrazia. La Premier aveva quindi puntato il dito contro quei sindacati che, secondo lei, hanno una “visione tossica e conflittuale” dei rapporti con il governo.
In questo senso, il riferimento, con ogni probabilità, era stato proprio alla Cgil e alla Uil, i due sindacati che più hanno fatto resistenza a tante riforme volute dall’esecutivo della Premier, ad iniziare dall’autonomia differenziata, su cui è stata avviata una raccolta firme che ha portato all’indizione di un referendum abrogativo.
Il nuovo affondo di Landini alla Premier
Adesso, a far continuare lo scontro a distanza con la Meloni, ci ha pensato proprio Maurizio Landini. Il segretario generale della Cgil è intervenuto a Bologna proprio per lanciare la campagna referendaria. “Ieri sera, rientrando dal lavoro e sentendo i telegiornali, ho scoperto che sono tossico, ma io non sono mai stato così bene”, ha fatto ironia Landini.
E ancora nel suo discorso, ecco l’affondo: “Sarà perché sono abituato a condividere la mia vita con tanti tossici come voi, uno si abitua. Ma vorrei rincuorare quelli che hanno queste paure: sarebbe utile che si ricordassero semplicemente di una cosa: che se questo Paese ha dei diritti, se è un Paese democratico, dove addirittura loro attraverso il voto oggi governano, se c’è la democrazia in questo Paese, è grazie alle lotte di tutti i tossici“.