Bombe atomiche in Italia: ecco dove sono

Bombe atomiche in Italia: ecco dove sono

Anche il nostro Paese, in quanto membro della Nato, possiede delle testate nucleari con la possibilità di utilzzarle in guerra.

Il terribile scontro armato fra Russia ed Ucraina e le spaventose parole del presidente della Bielorussia Lukashenko hanno riportato al centro dell’opinione pubblica il discorso sulle bombe atomiche. Anche l’Italia, in quanto membro della Nato, ha a disposizione delle testate nucleari. Nel concreto, però, il Bel Paese non possiede missili atomici propri ma ospita alcuni ordigni nell’ambito del programma di condivisione dell’Alleanza. Questo tipo di bombe sono centrali nella capacità di deterrenza e difesa della Nato, organizzazione creata con lo scopo di impedire e contrastare lo scoppio di nuove guerre.

Le bombe atomiche in Italia

La Nato non è tenuta a rendere noto quanti ordigni nucleari ci siano nei singoli Paesi della sua Alleanza, ovviamente. Secondo alcune ricostruzioni, però, le basi italiane dovrebbero contenerne fra le 70 e le 100 unità. Secondo il Messaggero, i missili sono tenuti sotto stretta sorveglianza nei presidi militari di Aviano, vicino a Pordenone, e di Ghedi, nel bresciano. Le bombe nucleari contenute in queste basi sono controllate dal 704esimo squadrone Munitions Support Squadron americano. Le armi atomiche, infatti, rimangono sotto la giurisdizione di Washington: chi le ospita non può utilizzarle a piacimento.

La Nato, infatti, potrebbe lanciare questo tipo di missili sono in circostanze “estremamente remote“. In Europa, a disporre di armi nuleari sono due Paesi: Francia e Regno Unito. Entrambe, però, devono sottostare, come l’Italia, alle decisioni di Washington.