L’agenzia spaziale italiana è decisa e pronfondamente fiduciosa sui nanosatelliti. L’Asi lancia il programma “Small is beautiful”.
L’agenzia Spaziale Italiana si mostra sempre più fedele e in linea con il progetto sui nanosatelliti, proseguendo sul path già disegnato dal Bando “Future missioni CubeSat”. Un progetto che ha goduto di un ampio coinvolgimento di migliaia di università e centri di ricerca.
Il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, ha inaugurato il nuovo programma ‘Small is Beautiful’ e il prossimo giovedì presenterà il logo ed i contenuti nell’Auditorium ‘Luigi Broglio’.
Ad interessarsi e sostenere il progetto sui nanosatelliti, sono anche il Generale di Corpo d’Armata, Carmine Masiello, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ed il Consigliere Andrea Mazzella.
Un progetto senza precedenti
L’Agenzia spaziale italiana ritiene l’approccio ai nanosatelliti, di fondamentale importanza. Il programma in corso è dedicato allo sviluppo di tecnologie coadiuvate che possano condurre alla realizzazione di missioni scientifiche di dimostrazione tecnologica di CubeSat.
Queste le dichiarazioni dell’Asi al riguardo: “La tipologia di satelliti in miniatura, ma avanzatissimi tecnologicamente, sta cambiando profondamente sia il mercato sia l’industria spaziale grazie ai loro costi contenuti e ai tempi di sviluppo rapidi rispetto a quelli dei satelliti tradizionali, consentendo, da un lato, una modalità rapida di imbarcare tecnologie per una loro dimostrazione in orbita, dall’altro la possibilità di abilitare nuovi concetti di missione”.
Lo scopo dell’Agenzia spaziale italiana, adesso, sarà quello di “favorire il coordinamento delle attività, la condivisione delle conoscenze e delle esperienze,di massimizzare i benefici derivanti dall’impiego di questa tipologia di piattaforme”.
All’incontro programmato, parteciperanno varie istituzioni scientifiche, che potranno palesare le proprie peculiari necessità, che spazieranno dal mondo dell’industria a quello della ricerca universitaria. L’Asi sostiene che i nanosatelliti “andranno ad occupare una fetta importante di mercato” e l’idea “è quella di spingere per garantire una fornitura continua nel tempo e un accesso a questo segmento il più ampio possibile”.