Elon Musk regala a Ramzan Kadyrov, leader ceceno e alleato di Putin, un SUV blindato con mitragliatrice. La vettura andrà in Ucraina.
Elon Musk, il visionario imprenditore e fondatore di Tesla, è di nuovo al centro delle polemiche. Questa volta, il motivo è un SUV blindato e pesantemente corazzato che Musk ha regalato a Ramzan Kadyrov, il leader ceceno noto per la sua fedeltà a Vladimir Putin e il suo ruolo attivo nella guerra in Ucraina.
Il veicolo, equipaggiato con una mitragliatrice montata sul tetto, ha attirato critiche e sollevato interrogativi sul coinvolgimento di Musk nelle dinamiche geopolitiche globali.
Elon Musk e Kadyrov: il dono che scuote l’opinione pubblica
In un video pubblicato su Telegram, Kadyrov ha mostrato con orgoglio il SUV mentre lo guida e maneggia l’arma pesante. Con un’espressione soddisfatta, il leader ceceno ha definito Musk il “genio principale del nostro tempo“, aggiungendo che il veicolo sarà presto dispiegato nei campi di battaglia ucraini.
Questo gesto di apparente sostegno a Kadyrov, un personaggio noto per il suo pugno di ferro e per le numerose violazioni dei diritti umani, ha suscitato scalpore a livello internazionale, sollevando dubbi sul ruolo di Musk in un conflitto così delicato.
Un’alleanza preoccupante: la guerra in Ucraina
La consegna del SUV blindato rappresenta un chiaro segnale di appoggio da parte di Elon Musk verso il regime di Kadyrov. Questo dono arriva in un momento particolarmente teso, con la guerra in Ucraina che continua a mietere vittime e a destabilizzare l’Europa orientale. Mentre Kadyrov ringraziava pubblicamente Musk, non ha mancato di sottolineare che il SUV sarà utilizzato nella cosiddetta “operazione militare speciale”, il termine eufemistico usato dalla Russia per descrivere l’invasione dell’Ucraina.
La vicenda pone in evidenza un contrasto significativo rispetto all’iniziale posizione di Musk durante il conflitto. All’inizio delle ostilità, Musk aveva fornito il suo sistema di comunicazioni satellitari Starlink all’Ucraina, offrendo un sostegno cruciale alle forze ucraine.
Ora, invece, la sua vicinanza a Kadyrov e a Putin, personaggi al centro delle sanzioni occidentali, sembra segnare un netto cambiamento di rotta. Questa evoluzione preoccupa non solo i governi occidentali, ma anche l’opinione pubblica che si interroga sulle reali motivazioni dietro questo gesto e sul futuro ruolo di Musk nello scacchiere internazionale.