L’audio di Alessia Pifferi ad un’amica, prima che Diana morisse

L’audio di Alessia Pifferi ad un’amica, prima che Diana morisse

Nell’audio Alessia Pifferi raccontava di una relazione con un uomo: “Magari arriverà un fratellino e una sorellina a Diana”.

Scoperto un audio che Alessia Pifferi aveva inviato ad un’amica, prima che sua figlia Diana morisse di stenti dopo essere stata abbandonata a casa da sola. La 37enne, oggi ancora in carcere, raccontava i suoi progetti per il futuro insieme ad un uomo che stava frequentando. La sicurezza che gli trasmetteva questa persona, le aveva fatto immaginare di poter dare un fratellino o una sorellina a sua figlia.

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L’audio

La trasmissione Ore 14 in onda su Rai Due, ha pubblicato l’audio di Alessia in cui dice: “Adesso piano piano, voglio vedere un po’ di vestiti, anche in internet così, dovremmo andare a buttare già la data anche per la bambina, così perché io ho bisogno di questo di una persona che ci voglia veramente che ci dia una stabilità economica e che voglia una famiglia. Lui è quello che vuole, quindi così. E poi chissà magari le arriverà un fratellino e una sorellina a Diana”.

“Ieri sera me l’ha chiesto, ma già l’altra sera me lo voleva chiedere e abbiamo deciso così. Adesso piano piano comincerò ad abituarmi anche io alla casa di là e Diana quindi così convoliamo a nozze. Ci sposiamo in poche parole”, dice ancora la donna alla sua amica.

Non è ancora chiaro se la persona a cui si riferisce la donna nell’audio, sia la stessa per cui quella settimana lasciò Diana sola a casa. Durante la conversazione però cita anche un altro uomo con cui aveva una relazione, ma che non era ancora stata chiusa. “Ho intenzione di chiudere perché non voglio stare con una persona che deve chiudere delle relazioni e poi si vede”.

Lo sfogo con l’amica

Poi, Alessia Pifferi parla di un uomo (non è chiaro se fosse quello che doveva sposare o meno), sfogandosi sul fatto che la trattava male con la scusante di una sorella che stava morendo. Dalle sue parole trapela il bisogno di avere una relazione.

Il suo avvocato dichiara: “La ricerca di nuove amicizie erano volte tutte a cercare di costruire un focolare domestico. È una persona sola, abbandonata anche da se stessa. Alla ricerca spasmodica di qualcosa che le dia un’identità, che magari non ha ricevuto anche dalla famiglia. È un evento tragico, prima di tutto per la morte della figlia, e poi la tragicità esistenziale di una donna che è totalmente sofferente e sola”.

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