Quali sono i laureati che guadagnano di più? Ecco la classifica

Quali sono i laureati che guadagnano di più? Ecco la classifica

Sono i laureati di primo e secondo livello i più “fortunati” ad entrare nel mondo del lavoro a un anno dal titolo accademico.

Sulla base dell’ultimo rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati, emerge che il cosiddetto “pezzo di carta” è ancora indispensabile per accedere in molti dei settori professionali. Tuttavia, ci sono differenze a seconda del percorso intrapreso e del luogo di provenienza (o di trasferimento).

Laurea

La classifica delle aree disciplinari

Passione e impegno prima di tutto, ma anche se spesso il mercato del lavoro sembra spingere per accedervi il prima possibile, presentarsi con una laurea è in molti casi un punto a favore. Molti laureati sostengono infatti che questa sia indispensabile per trovare un’occupazione.

E’ importante però sottolineare una differenza che dipende dalla facoltà seguita. Ma quali sono i favoriti per il mondo professionale? Secondo il sondaggio di AlmaLaurea, i primi in classifica sono i laureati in: informatica e tecnologie ICT, ingegneria industriale e dell’informazione, medici e infermieri, farmacisti, e i professionisti in architettura e ingegneria civile.

A seguire troviamo quelli dei gruppi scientifico, agrario-forestale e veterinario, economico, nonché dell’educazione e formazione. In maggiore svantaggio ci sono invece i gruppi di psicologia, arte e design, settore letterario-umanistico e quello giuridico.

Le lauree più retribuite

A seconda del livello accademico corrisponde un differente stipendio. Ma ad incidere sulla retribuzione c’è anche la scelta fatta all’inizio del percorso universitario. A percepire le retribuzioni maggiori sono infatti i laureati dei gruppi:

  • Medico-sanitario e farmaceutico (+272 euro mensili netti);
  • Informatica e tecnologie ICT (+207 euro);
  • Ingegneria industriale e dell’informazione (+204 euro);
  • Economico (+109 euro);
  • Scientifico (+71 euro);
  • Dell’educazione e formazione (+62 euro);
  • Delle scienze motorie e sportive (+46 euro).

I più svantaggiati sono, invece, i laureati del gruppo giuridico (-102 euro mensili netti) ma anche quelli di architettura e ingegneria civile (-43 euro mensili netti), psicologico (-40 euro) e del settore arte e design (-32 euro).

Il divario di genere… e non solo

Dai dati emerge che sono ancora una volta gli uomini a percepire in media, a un anno dalla laurea, 70 euro netti in più al mese rispetto alle donne. Differenza abissale anche tra Nord e Sud: rispetto a chi lavora nel Sud Italia, chi lavora al Nord ottiene in media 101 euro mensili netti in più.

Mentre chi lavora all’estero ottiene oltre 600 euro netti mensili in più rispetto a chi lavora nel Mezzogiorno in Italia. Un fenomeno che, d’altronde, è ormai diffuso nel nostro Paese dati i tanti infermieri e medici che fuggono via.