Perché lavorare col caldo è pericoloso anche in ufficio, quali sono i rischi reali e cosa prevede la normativa per la tutela dei lavoratori.
Durante le ondate di calore, spesso si pensa che solo i lavoratori all’aperto siano in pericolo. In realtà, il caldo sul lavoro rappresenta un rischio concreto anche per chi lavora in ambienti chiusi come uffici o negozi. Temperature elevate, sbalzi termici e ambienti non adeguatamente climatizzati possono causare malesseri, ridurre la concentrazione e aumentare gli incidenti.

Quando il caldo diventa un rischio anche nei luoghi di lavoro
Secondo il Ministero della Salute, i datori di lavoro hanno l’obbligo di garantire condizioni sicure, adattando gli orari di lavoro nelle giornate più calde, offrendo accesso all’acqua e prevedendo pause frequenti. Non farlo può rappresentare una violazione della normativa sulla sicurezza, con sanzioni anche gravi. È importante sapere che non si può essere obbligati a lavorare in condizioni che mettono a rischio la salute: la legge tutela i lavoratori anche nei confronti di temperature estreme.
Difendersi dal caldo in ufficio: strategie pratiche e legali
Anche chi lavora in ufficio deve adottare misure preventive. Aria condizionata impostata tra i 24° e i 26°, abbigliamento leggero e traspirante, pause in aree fresche e idratazione regolare sono comportamenti fondamentali. L’aria secca prodotta dai condizionatori può disidratare, anche senza sudorazione, aumentando il senso di stanchezza e affaticamento.
Le aziende devono fornire informazioni chiare e formazione sui rischi legati al caldo, anche attraverso canali ufficiali come il numero verde 1500, attivo in collaborazione con INAIL. A livello individuale, è importante ascoltare il proprio corpo: vertigini, crampi o nausea sono segnali da non sottovalutare.
In caso di condizioni insostenibili, è possibile segnalare il problema al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) o contattare le autorità competenti. La sicurezza sul lavoro passa anche dalla consapevolezza dei propri diritti.