Lavorare più ore non vuol dire essere più produttivi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Lavorare più ore non vuol dire essere più produttivi: i rischi del burnout

Uomo stressato a lavoro in fase di burnout

Il sondaggio di Slack evidenzia che l’aumento della produttività non dipende dal numero di ore lavorate, ma dalla gestione del tempo.

Secondo uno studio condotto da Slack (un’app di messaggistica per le aziende), per aumentare la produttività non è necessario lavorare di più, ma è fondamentale gestire il tempo in modo efficace. Sono molte le persone che protraggono le ore di lavoro oltre all’orario prestabilito, e spesso questo non porta a nulla in termini di produttività.

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Uomo lavoro stress burnout

Per produrre di più, non serve lavorare di più

Come riporta Forbes, proprio su Slack molti dipendenti hanno iniziato a rispondere ai messaggi al di fuori degli orari di lavoro. Sarà per un senso di dovere o per rendersi più produttivi per l’azienda, questo fenomeno però la maggior parte delle volte non porta realmente ad un incremento di produttività.

Secondo il nuovo sondaggio del Workplace Lab, paradossalmente sono proprio coloro che staccano all’orario prestabilito che registrano punteggi di produttività più alti del 20%.

Si è sempre detto “Se vuoi produrre di più, devi semplicemente lavorare di più”, ma i dati dicono tutt’altro. A sfatare il mito, è stata Christina Janzer, senior vice president of research and analytics and the head del Workforce Lab di Slack, sostenendo che “più ore non significano necessariamente migliore produttività”.

I rischi sulla salute dell’eccesso di lavoro

Molti ceo, per ottenere una maggiore produttività, negli ultimi tempi hanno spinto a fare di più con molti più sforzi. Ma chi sente la pressione di dover fare di più di quanto dovuto prolungando i propri tempi di lavoro, non solo alla fine non ottiene i risultati sperati, ma rischia altissimi livelli di stress e burnout.

Soprattutto nel post pandemia, molte aziende hanno ripreso ad introdurre obblighi del rientro in ufficio: un fattore che di fatto ha determinato difficoltà di concentrazione dei lavoratori, dovuta anche al fatto di dover trascorrere diverse ore nel tragitto casa-lavoro.

Inoltre, la metà dei dipendenti d’ufficio intervistati dichiara di fare raramente o mai pause durante la giornata lavorativa. Come evidenzia una ricerca dell’Oms, lavorare 55 ore o più a settimana aumenta del 35% il rischio di un ictus e del 17% il rischio connesso a una morte per malattie cardiache.

Come gestire il tempo e migliorare le performance

Qual è l’ideale suddivisione per una giornata lavorativa? Gli intervistati hanno affermato di essere abbastanza concentrati per quattro ore lavorative, mentre più di due ore di meeting causano solo sovraccarichi. Il sondaggio, infatti, mostra che il 75% dei lavoratori ha riscontrato una flessione della produttività nel pomeriggio tra le 15:00 e le 18:00.

L’indagine di Slack ha rivelato che i partecipanti che si sono dichiarati più produttivi erano soliti utilizzare strategie di gestione del tempo. Si parla in particolare dell’utilizzo di impostazioni di non disturbo, aggiornamenti di stato e strumenti di invio programmato.

I lavoratori si sentono più concentrati anche controllando le email solo in determinati momenti e con l’uso di timer per mantenere alta la concentrazione. Impiegando strumenti di produttività, proprio come Slack, può contribuire a migliorare le performance lavorative.

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ultimo aggiornamento: 12 Dicembre 2023 15:07

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