L’ex bonus Renzi, fino a 120 euro, sarà riconosciuto anche per il 2023 solo a chi possiede un reddito inferiore a 15mila euro.
Dal 2020 il bonus Renzi è stato sostituito dal cosiddetto trattamento integrativo sui redditi da lavoro dipendente e assimilati che prevede una somma integrativa annuale per ogni lavoratore. Questo può raggiungere un massimo di 120 euro al mese fino a un massimo di 1.200 euro annui, in base alla fascia di reddito.
A beneficiare di questo trattamento possono essere lavoratori atipici e disoccupati, cassintegrati, borsisti e stagisti. Sarà il datore di lavoro ad anticipare direttamente in busta paga la somma, o verrà erogata dall’Inps. La cifra potrà essere ottenuta anche in occasione della dichiarazione dei redditi, chiedendo un rimborso all’Agenzia delle entrate.
Come ottenerlo?
Da oggi 14 febbraio non sarà necessario fare nessuna richiesta in quanto il bonus verrà riconosciuto direttamente dall’Inps, che si occuperà di ricalcolare il reddito presunto, in base alle sole prestazioni erogate dall’istituto previdenziale.
L’agevolazione sarà riconosciuta anche per il 2023 solo a chi rispetta determinati limiti di reddito, inferiori a 15mila euro. Tra le fasce di lavoratori che potranno ottenerlo ci sono: i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato; i soci lavoratori delle cooperative; i lavoratori atipici e con contratto co. co. co.; gli stagisti e i borsisti; i lavoratori socialmente utili; i disoccupati percettori di indennità mensile di disoccupazione Naspi; i lavoratori in cassa integrazione.
