Lavrov parla delle linee rosse che la Nato non deve superare per evitare uno scontro diretto con la Russia.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov nel suo discorso agli studenti ha parlato della Nato e dei limiti che non deve superare. “L’avvio di una missione di mantenimento della pace in Ucraina potrebbe innescare un conflitto con la Nato“. L’annuncio del ministro arriva dopo l’invito della Polonia alla Nato di intervenire con truppe di pace in Ucraina. Una proposta che la Nato aveva rifiutato proprio per evitare reazioni da parte della Russia sull’Occidente.
Il progetto del Cremlino è proprio quello di far arretrare l’alleanza Atlantica e non il contrario. Un’eccessiva invadenza in un paese che non fa parte dell’Ue o della Nato potrebbe scatenare l’ira di Putin in modo diretto contro l’Occidente, soprattutto contro gli Usa. “Sarebbe un confronto diretto tra le forze armate russe e le forze armate della Nato che il mondo intero non solo voleva evitare”. Uno scontro che sarebbe una vera Terza Guerra Mondiale e che porterebbe anche all’utilizzo di armi che si vogliono scongiurare come quelle nucleari.
Lavrov sottolinea che “La Russia non è contraria alla mediazione occidentale nei suoi colloqui con l’Ucraina, ma ci sono chiare linee rosse.” Ci tiene a precisare il ministro che non sono contrari al ruolo di mediazione dell’Occidente, ma non bisogna superare le linee “di cui parliamo da molti anni”. Per Lavrov “I negoziati si sviluppano in un modo molto difficile, perché la parte ucraina, sebbene abbia espresso la sua comprensione delle cose che dovrebbero essere concordate durante il dialogo, cambia costantemente posizione, rinunciando alle proprie proposte“.
La minaccia nucleare di Putin potrebbe essere reale
Secondo il ministro russo questo procedimento a rilento dei negoziati è voluto dagli Stati Uniti. Il conflitto terrebbe occupata la Russia più a lungo possibile. “Non è vantaggioso per gli Stati Uniti che Russia e Ucraina completino rapidamente il loro processo negoziale”. “Si aspettano di continuare a pompare armi in Ucraina”, ha detto Lavrov all’Istituto statale per le relazioni internazionali di Mosca (MGIMO). Relativamente alle armi, il Cremlino non esclude l’utilizzo di armi nucleari.
Il portavoce Peskov ha chiarito che queste armi verranno impiegate solo in caso di minaccia alla sicurezza russa. “Se è una minaccia esistenziale per il nostro Paese, allora può essere utilizzata in conformità con il nostro concetto”, ha detto alla Cnn.
Quelle che sembravano solo minacce propagandistiche di Putin possono rivelarsi concrete azioni da parte di Mosca. “Il Presidente Putin intende far sì che il mondo ascolti e comprenda le nostre preoccupazioni. Abbiamo cercato di trasmetterle all’Europa e agli Stati Uniti per un paio di decenni, ma nessuno ci ha mai ascoltati”.
ll portavoce del Pentagono John Kirby ha dichiarato che “la retorica della Russia sulle armi nucleari è pericolosa” e che questo “non è il modo in cui una potenza nucleare responsabile dovrebbe agire“.