Lazar Samardzic, tra la passione per il calcio e l’affetto dei fan del Fantacalcio: un viaggio nella carriera dell’Udinese.
Lazar Samardzic, centrocampista dell’Udinese, condivide in una lunga intervista a “Cronache di Spogliatoio” le vicissitudini della sua carriera, dall’essere vicino all’Inter alle decisioni familiari che hanno plasmato il suo percorso.
“Quando ero vicino all’Inter l’estate scorsa, non allenarmi per due settimane è stata la parte più dura“, rivela Samardzic. L’intermezzo ha interrotto la sua preparazione, ma il ritorno a Udine lo ha visto riprendere con vigore, ricordando i giorni a Berlino con l’amico Kenan Yıldız. Tra allenamenti e decisioni di rappresentanza nazionale.
Le scelte di vita e i sogni nel cassetto
Incontrare Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimović ha segnato momenti di rilievo nella sua carriera, ma il desiderio di emulare Lionel Messi ha portato Samardzic a riflettere sulle offerte ricevute in giovane età. Dalla proposta del Barcellona all’interesse del Milan, la scelta di rimanere vicino alla famiglia e di crescere a un ritmo considerato più adatto ha prevalso.
Dall’eccezione tedesca al fervore italiano
Il passaggio dal calcio tedesco a quello italiano ha offerto a Samardzic una nuova prospettiva su come il calcio viene vissuto intensamente in Italia. “Qui siete tutti pazzi per il calcio, e il fantacalcio è una questione di vita,” scherza il centrocampista, evidenziando la passione che circonda ogni goal e ogni partita in Serie A.
Il primo goal in Serie A non solo ha segnato il debutto vincente di Samardzic ma ha anche mantenuto una promessa fatta a suo padre. Unendo il successo professionale a quello personale. “Il calcio qui viene vissuto diversamente,” riflette Lazar. Raccontando di come la sua prestazione sia stata celebrata anche oltre i confini del campo, grazie alla fervente cultura del fantacalcio in Italia.