Quirinale, le alternative del Centrodestra a Berlusconi

Quirinale, le alternative del Centrodestra a Berlusconi

Il Centrodestra valuta le alternative a Silvio Berlusconi nella corsa al Quirinale. Prende quota l’idea di una donna Presidente della Repubblica.

Mentre Berlusconi continua a fare i conti per avere di un’idea di quanti Grandi Elettori abbia dalla sua parte, nella coalizione di Centrodestra si ragiona anche al Piano B, ossia all’alternativa al Cavaliere per il Quirinale.

Quirinale

I conti di Berlusconi

La candidatura di Silvio Berlusconi da parte dei leader del Centrodestra era sostanzialmente dovuta e non così impegnativa. Il leader di FI si è preso qualche giorno di tempo per capire se la scalata al Colle sia effettivamente fattibile oppure no. In base ai numeri che raccoglierà prenderà una decisione: o scioglierà la riserva, e quindi scenderà formalmente in campo, o farà un passo indietro, dirottando i suoi voti. Ma verso chi?

Silvio Berlusconi

Quirinale, il Centrodestra cerca l’alternativa a Silvio Berlusconi: una donna Presidente della Repubblica?

Dipende dalla strategia del Centrodestra. Se la coalizione ritiene, alla luce dei numeri in Aula, di avere una sorta di diritto di precedenza sulla scelta del candidato, allora si potrebbe procedere con la candidatura di un nome sempre della coalizione ma meno divisivo. Le alternative principali sono due: Casellati e Moratti.

Elisabetta Casellati, già presidente del Senato, occupa una carica di spicco e potrebbe raccogliere voti anche all’esterno del perimetro del Centrodestra. Nonostante alcune polemiche, la sua gestione del Senato non ha creato particolari malumori o criticità fino a questo momento.

Il secondo nome caldo è quello di Letizia Moratti, che in questi ultimi anni è stata meno esposta e che alle spalle ha una prestigiosa carriera politica.

Entrambe le (ipotetiche) candidature hanno un punto di forza: offrirebbero a tutte le forze politiche la possibilità di fare la storia eleggendo la prima donna Presidente della Repubblica in Italia.

Elisabetta Alberti Casellati

L’opzione Mario Draghi

L’altra ipotesi è che Silvio Berlusconi diventi king maker di Mario Draghi, che per molti resta il grande favorito nella corsa al Colle nonostante a pochi giorni dalla prima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica il suo nome si passato in secondo piano. La candidatura di Draghi sarebbe sostenuta da buona parte dell’Aula anche se a quel punto la partita si sposterebbe sul governo. Senza Draghi a Palazzo Chigi la maggioranza potrebbe sfaldarsi e si potrebbe arrivare alle elezioni anticipate. A meno che i leader delle forze politiche dell’attuale maggioranza non trovino un accordo su un nuovo Presidente del Consiglio.

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