La Russia possiede quasi seimila armi nucleari, di queste 1500 sono pronte all’uso.
Il numero esatto dovrebbe aggirarsi attorno ai 5.977 armi nucleari, tattiche e strategiche, a dichiararlo è la stima della Federation of American Scientist. La quantità di armi sarebbe maggiore rispetto agli altri paesi del mondo e delle riserve della Nato.
Risulta anche che 1500 di queste armi sarebbero ormai piuttosto vecchie e andrebbero smantellate. Altre 1588 sarebbero pronte all’uso, ossia, montate su basi di lancio da terra. A tutte queste si aggiungono i missili intercontinentali e quelli ipersonici. Senza contare inoltre, i sottomarini di ultima generazione.
La maggior parte sarebbero armi strategiche, ossia, progettate per distruggere in maniera efficace. Mentre la parte restante sarebbe rappresentata da quelle tattiche, ossia, adatte a colpite obbiettivi sul campo di battaglia. Secondo gli esperti queste ultime potrebbero essere usate in Ucraina sull’Isola dei Serpenti e Leopoli.
Quali sono le armi che potrebbe impiegare?
Le armi tattiche si possono utilizzare con sistemi di artiglieria a terra, razzi lanciati da aerei o bombe da sganciare sull’obbiettivo. Le armi nucleari tattiche si montano di solito su missili che possono colpire nell’arco di cento chilometri.
La Russia dispone della bomba atomica tattica. Questa tipologia di bomba differisce da quella atomica strategica. Le prime hanno un potenziale distruttivo piuttosto ridotto, sono utilizzare per raggiungere obbiettivi tattici su una scala più ridotta.
Per fare un esempio, le bombe che durante la seconda guerra mondiale furono sganciare dagli USA su Giappone, ad Hiroshima e Nagasaki, avevano un potenziale ridotto, pari a 15-20 chilotoni. Oggi queste possono essere considerate tattiche.
Insomma, la minaccia che Putin possa sganciare la bomba atomica sull’Ucraina rimane, e rimane anche il fatto che militarmente la Russia abbia un gran potenziale. Il loro punto a sfavore potrebbe essere forse quello di non avere abbastanza uomini da impiegare.
