Taglio dei parlamentari, le conseguenze. Come cambia il Parlamento, quando entra in vigore e quanto risparmia lo Stato.
Approvato il taglio dei parlamentari con la vittoria del sì al Referendum, possiamo andare a fotografare quello che sarà il nuovo Parlamento italiano, trasformato dopo la riduzione di deputati e senatori.
Referendum taglio dei parlamentari, come cambia il Parlamento
Il dato numerico è noto a tutti. Con il taglio dei parlamentari si procede con la riduzione da 945 a 600 onorevoli. Tradotto, il Parlamento italiano avrà 345 parlamentari in meno.
Per quanto riguarda la composizione delle singole Aule, alla Camera si passa da 630 a 400 deputati, mentre in Senato si passa a 315 a 200 senatori.
Evidentemente cambia anche il rapporto di rappresentanza.In parole povere aumenta il numero medio di abitanti per ciascun parlamentare eletto.
I risparmi per le casse dello Stato
Dal punto di vista economico, come ammesso anche dai sostenitori del Sì, non siamo di fronte a una svolta. Secondo calcoli ritenuti affidabili, si parla di un risparmio dello 0,007%. Alcune stime più ottimistiche parlano di 100 milioni annui, e quindi 500 milioni a legislatura. Per avere un quadro chiaro dovremmo attendere che la riforma diventi affettiva.
Quando entra in vigore il taglio dei parlamentari
Ma quando entra in vigore? La riduzione diventa effettiva dallo scioglimento delle Camere o dalla prima cessazione. In ogni caso non può entrare in vigore prima che siano trascorsi sessanta giorni necessari per adeguare i collegi elettorali alla riforma.