Verso il nuovo monitoraggio Iss: le regioni che rischiano di diventare zona Rossa

Verso il nuovo monitoraggio Iss: le regioni che rischiano di diventare zona Rossa

Emergenza coronavirus in Italia, le Regioni che rischiano di diventare zona Rossa e quelle che rischiano la zona Arancione.

C’è grande attesa per il monitoraggio dell’Iss del 5 marzo, che farà effettivamente luce sulle regioni che rischiano di passare in zona Arancione e in zona Rossa.

Come anticipato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, i dati epidemiologici suggeriscono un passaggio dell’Italia dal giallo al rosso. Questo alla luce della diffusione delle varianti che sta facendo aumentare in maniera anche considerevole il numero dei nuovi casi registrati nel corso delle 24 ore.

Emergenza coronavirus, le Regioni che rischiano di diventare zona rossa dopo il monitoraggio del 5 marzo

Dati alla mano, ci sono effettivamente diverse Regioni che rischiano il passaggio nella zona a maggior rischio e caratterizzata dalle restrizioni più severe.

Le Regioni che rischiano la zona rossa sono l’Emilia Romagna, la Campania, l’Abruzzo e il Piemonte.

Coronavirus

Lombardia in Arancione scuro dal 5 marzo

La situazione è preoccupante anche in Lombardia, ma il Presidente della Regione Attilio Fontana ha deciso di anticipare i tempi disponendo il passaggio di tutta la Regione nella zona Arancione scuro dal 5 marzo fino al prossimo 14 marzo. La speranza è quella di piegare la curva dei contagi evitando la zona rossa.

Attilio Fontana

Le regioni che rischiano la zona Arancione

Ci sono anche diverse Regioni che rischiano il passaggio dalla zona Gialla alla zona Arancione. Si tratta di Lazio, Calabria, Puglia e Veneto. Proprio in Veneto nella giornata del 4 marzo, alla vigilia del monitoraggio dell’Iss, si contano quasi 1.500 nuovi casi di coronavirus sul territorio.

Nuove restrizioni al vaglio del governo?

Dalla giornata del 4 marzo circolano diverse indiscrezioni sulla possibilità che il governo possa intervenire con nuove chiusure e nuove misure restrittive nel caso in cui i nuovi contagi tornassero a crescere in maniera significativa. La soglia critica, secondo il Corriere della Sera, sarebbe fissata intorno ai 40.000 nuovi casi giornalieri a livello nazionale. A quel punto il premier Draghi potrebbe intervenire con nuove misure restrittive per soffocare la curva.

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