I presidenti delle Regioni chiedono al governo di valutare il Green Pass rafforzato (o Green Pass 2G) per ‘premiare’ i vaccinati e dare una spinta alla campagna di vaccinazione.
Di fronte allo spettro di nuove chiusure o comunque del passaggio in zona Gialla, le Regioni chiedono al governo di salvare la stagione invernale e di non penalizzare eccessivamente le persone che hanno fatto la propria parte in questa emergenza partecipando alla campagna di vaccinazione. Diversi Presidenti di Regione guardano al modello austriaco e chiedono che le restrizioni valgano solo per i non vaccinati, ma il governo non sembra intenzionato a prendere in considerazione questa ipotesi. Si valuta allora l’ipotesi del Green Pass rafforzato o Green Pass 2G, un sistema per premiare chi si è vaccinato e ce di conseguenza comunque penalizza chi non si è vaccinato.
Covid, vertice tra le Regioni e il Governo: si valuta il Green Pass rafforzato
Le Regioni chiedono al governo di prendere in considerazione una revisione delle regole sul Green Pass. In particolare la richiesta è a prendere in considerazione il modello tedesco e adottare il Green Pass 2G. La formula tedesca prevede che la certificazione verde sia rilasciata esclusivamente ai soggetti vaccinati o guariti dal Covid. Quindi il tampone non sarebbe più valido per ottenere il Green Pass.
Si tratta di una misura particolarmente stringente e che potrebbe alzare ulteriormente l’asticella della tensione sociale. Inoltre il fatto che in Italia il Green Pass sia obbligatorio anche per andare a lavoro complica le cose, a meno che dalla stretta non venga escluso il mondo del lavoro. Si dovrebbe consentire a tutti di recarsi in ufficio/azienda anche con la certificazione ottenuta dopo il tampone con esito negativo. Il Green Pass ottenuto con tampone però potrebbe essere usato solo per andare a lavoro. Per andare allo stadio, al cinema o al teatro si deve essere guariti o vaccinati contro il Covid.
La restrizioni per non vaccinati
Sembra decisamente improbabile al momento che il governo possa accogliere la richiesta di procedere con restrizioni solo per non vaccinati, come richiesto da diversi Presidenti di Regione. Si tratta di una misura complicata sia dal punto di vista legale che dal punto di vista della tenuta sociale. Si tratterebbe di fatto di limitare le libertà personali delle persone in base ad una libera scelta sul vaccino, che in Italia non è obbligatorio. Chi non si vaccina non sta violando la legge, quindi imporre restrizioni solo per non vaccinati significa limitare le libertà personali in base ad una libera scelta. Il discorso sarebbe ovviamente diverso nel caso in cui il governo rendesse obbligatoria la vaccinazione contro il Covid.
La posizione del governo
Almeno per il mese di novembre, il governo non sembra intenzionato ad intervenire sulle regole in vigore. Come trapelato da Palazzo Chigi nelle scorse settimane, a dicembre si procederà con una approfondita analisi della situazione per capire, il base all’andamento della campagna di vaccinazione e in base al quadro epidemiologico, come muoversi in vista del Natale.