Cena a casa di McKennie, Dybala: “Sarebbe stato meglio non sbagliare ma non era una festa”

Cena a casa di McKennie, Dybala: “Sarebbe stato meglio non sbagliare ma non era una festa”

Le scuse di Paulo Dybala dopo la cena a casa di McKennie: “Non era una festa ma ho sbagliato lo stesso e mi scuso”.

Paulo Dybala ha voluto condividere sui suoi canali social un messaggio di scuse dopo la vicenda della festa a casa di McKennie che si è conclusa con l’intervento dei carabinieri che hanno segnalato i presenti per la violazione delle norme anti-Covid.

Le scuse di Paulo Dybala dopo la cena da McKennie

Paulo Dybala, ammettendo l’errore e porgendo le sue scuse, ha voluto comunque specificare che quella a casa di McKennie non era una festa ma semplicemente una cena. Una cena che, alla luce del momento, andava evitata, ammette il calciatore della Juventus nel post condiviso sul suo profilo Instagram ufficiale.

Dybala: “Non era una festa, ma ho sbagliato lo stesso e mi scuso”

“So che in un momento così difficile nel mondo per il Covid sarebbe stato meglio non sbagliare, ma ho sbagliato a rimanere a cena fuori. Non era una festa, ma ho sbagliato lo stesso e mi scuso”, scrive Paulo Dybala su Instagram.

Paulo Dybala

La cena a casa di McKennie

Il caso, venuto alla ribalta nella giornata del 1 aprile, è quello della festa in casa del calciatore delle Juve McKennie. Secondo la versione dei fatti fornita da Dybala non sarebbe stata una festa ma una cena. I carabinieri, presumibilmente contattati dal vicinato, sono arrivati davanti all’abitazione del calciatore bianconero intorno alle 23.30, quindi dopo l’inizio del coprifuoco. Dopo un’ora davanti al cancello i militari sono entrati nella villa, nella quale hanno trovato una decina di persone, tra cui proprio Paulo Dybala e Arthur Melo. I presenti sono stati segnalati per la violazione delle norme anti-Covid.

Dybala e il Covid

Paulo Dybala era risultato positivo al Covid alla fine del mese di marzo del 2020 ed è risultato positivo per 46 lunghissimi giorni.

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