Le rivelazioni della prima sonda indiana sulla Luna, tra cui le comunicazioni dirette con la Terra, le temperature superficiali e sottosuolo.
La sonda indiana sulla Luna ha segnato un momento storico per l’esplorazione spaziale. Nonostante la breve durata della loro attività, il lander Vikram e il rover Pragyan hanno fornito dati preziosi e scoperte rivoluzionarie.
Comunicazioni dirette con la terra
Dopo l’atterraggio avvenuto il 23 agosto, i due apparecchi hanno esplorato il Polo Sud lunare per 10 giorni. Una delle principali rivelazioni è stata la conferma che i futuri insediamenti umani in questa zona potranno beneficiare di comunicazioni dirette con la Terra. Grazie al RAMBHA-LP, il lander ha effettuato la prima misurazione in situ della ionosfera lunare, confermando che la densità del plasma non dovrebbe causare ritardi significativi nelle comunicazioni.
Temperatura superficiale e sottosuolo lunare
Il Chandra’s Surface Thermophysical Experiment (ChaSTE) a bordo del Vikram ha rivelato dati sorprendenti sulla temperatura lunare. Contrariamente alle aspettative, la temperatura superficiale era di quasi 70 gradi, ben al di sopra dei 20-30 gradi previsti. Ancora più sorprendente è stata la rapida diminuzione della temperatura sotto la superficie, raggiungendo i -10 gradi a soli 8 centimetri di profondità. Questo suggerisce che le probabilità di trovare acqua allo stato solido nel suolo del Polo Sud lunare sono scarse.
Il rover Pragyan, esplorando l’area dell’atterraggio, ha utilizzato lo strumento Laser-Induced Breakdown Spectroscopy (Libs) per analizzare la composizione chimica della superficie. Queste analisi hanno rivelato la presenza di zolfo, un dato fondamentale per comprendere i processi che hanno portato alla formazione della Luna. La presenza di zolfo potrebbe indicare che la Luna, nei suoi primi giorni, era coperta da uno strato di roccia fusa che si è cristallizzata nel tempo.
In conclusione, anche se la missione ha avuto una durata limitata, le scoperte effettuate dalla sonda indiana sulla Luna hanno fornito informazioni preziose per la comunità scientifica e per le future missioni spaziali.