L’aumento di casi di lebbra torna a preoccupare la Florida: resta ancora un mistero l’origine dell’infezione.
L’incidenza dei casi di lebbra sta aumentano negli Stati Uniti e, soprattutto, in Florida, dove nell’ultimo decennio è più che raddoppiato. Proprio qui si concentra un quinto di tutti i nuovi casi di infezione notificati nel 2020, che ammontano a 159.
L’aumento dei casi in Florida
Secondo un nuovo rapporto pubblicato dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), negli Stati Uniti sud-orientali la malattia infettiva è diventata endemica, dunque costantemente presente in quel territorio.
I ricercatori Aashni Bhukhan, Charles Dunn e Rajiv Nathoo, spiegano che c’è una maggiore incidenza dei casi di lebbra in assenza di fattori di rischio tradizionali. La Florida centrale, in particolare, rappresenta l’81% dei casi segnalati nello Stato e quasi un quindi di quelli registrati negli Usa.
Le caratteristiche della lebbra
La lebbra è una malattia infettiva cronica causata dal bacillo Mycobacterium leprae, che si manifesta attraverso: macchie scolorite e eruzioni sulla pelle, ulcere sulla pianta dei piedi, gonfiore del viso, intorpidimento e potenziale paralisi. La malattia si contagia tramite l’esposizione prolungata alle goccioline prodotte con la respirazione.
“Storicamente, la lebbra è stata poco comune negli Stati Uniti. L’incidenza giunse al massimo attorno al 1983 quindi accusò una riduzione drastica nel numero annuo di casi documentati dal decennio degli Ottanta fino al 2000″, hanno osservato gli investigatori.
Ma nell’ultimo decennio i casi hanno ricominciato a crescere, anche se stranamente sono diminuiti i casi in cui il malato è nato in un Paese estero dove si segnala un’incidenza della malattia. Risultano anche meno rilevanti i casi dovuti a una esposizione a fattori di rischio come il contatto con animali che possono trasmettere la lebbra, come ad esempio alcune specie di armadilli.