Charles Leclerc svela i pregi della nuova Ferrari (mentre gli altri parlano dei difetti). Una ventata di ottimismo dalle parti di Maranello.
Da Leclerc i primi sintomi di ottimismo in casa Ferrari. Intervenuto ai microfoni de la Gazzetta dello Sport, il talento della Rossa ha tirato le somme dei risultati ottenuti nei test in vista della prima gara del Mondiale, che si correrà come da programma in Australia.
Ferrari, una ventata di ottimismo chiamata Leclerc
Se Binotto continua a sventolare la bandiera del pessimismo (o dell’eccessiva prudenza, ma a quel punto la linea di confine è sottilissima) e se Vettel sembra confidare nelle innovazioni dell’ultimo minuto, Leclerc, vuoi per inesperienza, vuoi per il talento e un pizzico di incoscienza, inizierebbe a correre anche oggi, pronto a sfidare le Mercedes e le Red Bull nonostante i dati raccolti in occasione dei test. Dati che hanno spinto il team principal della Rossa a dare un voto insufficiente.
Leclerc, “Sulla differenza rispetto ai rivali dobbiamo aspettare Melbourne”
Il giovane Charles sembra farsi decisamente meno problemi del resto della squadra. Sembra avere la convinzione che in fondo anche nel 2020 il pilota possa ancora fare la differenza.
“Adesso è difficile sapere come descrivere lo stato di salute della Ferrari: tutti ai test fanno cose diverse, non si sa quanto si spinge il motore, quanta benzina è a bordo. Siamo contenti del nostro lavoro e di ciò che abbiamo imparato. Sulla differenza di prestazione rispetto ai rivali, però, dobbiamo aspettare Melbourne. Non mi ero posto aspettative. L’anno scorso eravamo partiti a razzo, eravamo contentissimi, poi la prima gara ha dimostrato che non avevamo ben capito dove fossimo. Quest’anno l’approccio è diverso, ci concentriamo su di noi, anche se Mercedes e Red Bull sono molto forti. Il programma è stato importante per crescere, conoscere meglio l’auto ed essere pronti per Melbourne”.
“Nel motorsport ci sono anni buoni e anni meno, va accettato”
La verità è che il monegasco non sembra sentire il peso della pressione nonostante sia chiamato a una missione difficilissima: confermarsi. Il secondo anno è sempre il più difficile, soprattutto se nel primo hai stupito tutti. ma anche Leclerc sembra essersi posto il problema: “Ovviamente ho pensato al caso in cui dovessi avere una stagione con risultati inferiori alla precedenti, ma sono contento di quanto fatto fin qui. Nel motorsport ci sono anni buoni e anni meno, va accettato e quindi se accadesse non ci sarebbero frustrazioni“.
Leclerc ‘svela’ i pregi della nuova Ferrari
Nella parte conclusiva della sua intervista Leclerc ha voluto evidenziare i pregi della nuova Ferrari,
“L’obiettivo di quest’anno era mettere più carico e ci siamo riusciti: nelle curve strette abbiamo più aderenza a scapito di un po’ di scorrevolezza sul dritto. Se è l’equilibrio corretto lo scopriremo solo alla prima gara. Ho detto in questi giorni che se all’inizio ci fosse ritardo dai rivali si potrà recuperare: l’ho fatto perché abbiamo più flessibilità sulla macchina, si possono fare cose diverse per adattarla ai circuiti e al nostro stile di guida, è una qualità che ci aiuterà nello sviluppo in stagione. Ma in generale è anche perché abbiamo dimostrato l’anno scorso di saper crescere durante il campionato, si è visto in classifica e nei risultati”.