La lega torna nel prato di Pontida, lo storico evento.
Matteo Salvini è tornato nella manifestazione della tradizione nel bergamasco a Pontida. Ma il Capitano non è più osannato come prima. Dopo i due anni di stop a causa del Covid, il comizio non è più come prima. Tra la folla molti autonomisti che chiedono che questa volta venga realizzata. Il leader della Lega sottoscrive i sei impegni per il futuro governo.
Sul palco di Pontida ministri e governatori firmano i sei punti di Salvini: stop al caro bollette, riforma dell’autonomia, flat tax e pace fiscale, quota 41 per le pensioni, ripristino dei decreti sicurezza, una giustizia giusta. Questi sono gli impegni della Lega per il futuro governo di centrodestra presi da Salvini davanti a 100mila partecipanti.
L’urlo degli autonomisti da Pontida
“C’è la voglia di libertà, lotta, lavoro, futuro” ha detto Salvini salutando i militanti sul pratone allo storico raduno del partito. Ma il raduno non è più come una volta. Nonostante Salvini sostenga di essere davanti a 100mila persone, sembra che ci siano massimo 20mila persone al cospetto del leghista. A godere forse di più popolarità del leader del Carroccio è Luca Zaia, il governatore del Veneto che sale sul palco srotolando la bandiera con il leone di San Marco.
Le bandiere con i simboli dell’autonomia superano quelle della nuova Lega. “L’autonomia vale anche la messa in discussione di un esecutivo” urla dal palco Zaia. C’è chi inneggiando al governatore del Veneto e a quello del Friuli Fedriga li vede come futuri segretari del partito. La folla separatista è convinta che i due sarebbero ottimi segretari ma non lascerebbero le loro regioni.
Nel frattempo Salvini sferza le sue critiche al governo attuale e fa le sue promesse. “Vi prometto che il prossimo ministro degli esteri sarà un diplomatico e non un Giggino volante. E il prossimo ministro della salute sarà un medico e quello della giustizia un avvocato.” Continua Salvini dopo la promessa dell’abolizione del canone Rai in bolletta.