Lega spaccata: Salvini contro Bossi

Lega spaccata: Salvini contro Bossi

Il Comitato Nord di Bossi si prende la frangia nordista della Lega e mette in crisi il segretario vicepremier Matteo Salvini.

Umberto Bossi è ritornato sulla scena e non molla la ripresa del Nord degli indipendentisti della prima Lega. Il suo Comitato Nord sta dando filo da torcere a Matteo Salvini che sembra aver perso le redini del Carroccio da un po’. Lo mostrano non soltanto i sondaggi che rivelano la poca fiducia che l’elettorato leghista ha nei suoi confronti ma anche i congressi provinciali in Lombardia. I salviniani perdono terreno a discapito dei nordisti guidati dall’ex capo, il Senatur.

I congressi provinciali di Varese, Pavia, Brescia, Lodi, Como, Cremona sono finiti con un 50 e 50. A Varese, dove la Lega è stata fondata, ha vinto il candidato sostenuto da Salvini anche se per pochissimi voti. Mentre a Brescia, provincia altrettanto importante, vince una candidata vicina alla corrette nordista bossiana. Chi l’ha spuntata sono comunque candidati molto critici con l’operato del segretario soprattutto per quanto riguarda Bariselli di Lodi.

Matteo Salvini

La faida interna tra nordisti e salviniani

“Se penso che fino a poco tempo fa tutta la Lega in Lombardia era una caserma prussiana qualcuno dovrebbe fare mea culpa. Oggi lo abbiamo dimostrato. Divampa la speranza” ha detto l’ex segretario della Lega Lombarda Grimoldi. Bossi ha spiegato il motivo per cui ha creato questa corrente nordista, ovvero quella di “salvare una Lega agonizzante per la perdita di identità”. A questa illazione ha risposto il presidente del Friuli Fedriga. Il governatore friulano e presidente della Conferenza delle Regioni giudica positivamente il confronto e questa dialettica “perché la Lega, rafforza i processi democratici interni».

Secondo Fedriga “Questo è un processo importante. Spererei che tutte le forze politiche operassero in questo modo e non soltanto la Lega” riferendosi alle elezioni provinciali e regionali del partito. Per quanto riguarda le elezioni, in Veneto alle provinciali prevale la linea Zaia che è molto più forte di quella di Salvini.