Secondo gli avvocati del giornalista, infatti, è molto probabile che nel suo cervello non fossero presenti metastasi.
I legali della famiglia di Andrea Purgatori hanno svelato un qualcosa di sensazionale su come stanno proseguendo le indagini. Per gli avvocati, infatti, “quanto emerso finora dagli esami autoptici consolida le nostre tesi, ovvero che Purgatori sarebbe stato colpito da ischemie cerebrali“. L’autopsia, effettuata sul corpo del giornalista nel dipartimento di medicina legale di Tor Vergata, darebbe quindi ragione alla famiglia.
Per ora, inoltre, gli esami effettuati durante l’autopsia non hanno evidenziato infezioni polmonari ma per l’esito definitivo bisognerà attendere il responso dei laboratori. Da parte dei legali dei Purgatori, comunque, arriva una piccola smentita: “Rispetto a quanto riportato, i legali della famiglia Purgatori fanno presente che solamente dopo il termine delle operazioni autoptiche sarà possibile confermare o smentire ogni ipotesi investigativa, comprese le ischemie“.
Quando si scoprirà la verità?
Il vero momento della verità per il caso Purgatori arriverà con ogni probabilità il 6 settembre, giorno in cui verranno consegnate le sentenze definitive dell’autopsia. Un responso fondamentale che decreterà con certezza quale fosse la diagnosi corretta e, di conseguenza, se i due medici che hanno sottoposto il giornalista a radioterapia debbano essere processati.
Il caso, infatti, era iniziato dopo la denuncia della famiglia di Andrea Purgatori che aveva sottolineato come quei trattamenti al cervello potebbero aver anticipato il suo decesso.