Permessi e congedo straordinario: come cambia la Legge 104? Una recente sentenza del Tribunale di Treviso apre la strada a delle novità.
La Legge 104/1992 è da sempre un pilastro fondamentale per chi assiste un familiare con disabilità, offrendo strumenti preziosi come i permessi retribuiti e il congedo straordinario. Ma cosa succederebbe se queste tutele venissero ampliate? Come bisogna richiederle?
Una recente sentenza potrebbe cambiare le regole del gioco, come riportato da Economiafinanzaonline.it, aprendo nuove possibilità per i lavoratori che si prendono cura dei propri cari.
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I permessi retribuiti e il concedo straordinario: cosa prevede la Legge 104
La Legge 104 riconosce ai lavoratori dipendenti tre giorni di permesso retribuito al mese, da utilizzare in modalità continuativa o frazionata. Questi giorni servono per assistere un familiare con disabilità, consentendo di accompagnarlo a visite mediche o fornirgli supporto nelle attività quotidiane. In alternativa, si può anche optare per ore di permesso all’interno di una giornata lavorativa, sempre nel rispetto della normativa.
Oltre ai permessi mensili, esiste un altro strumento fondamentale: il congedo straordinario. Questo permette un’assenza dal lavoro fino a due anni complessivi nell’arco della vita lavorativa, garantendo al dipendente la possibilità di dedicarsi completamente all’assistenza del familiare. Il congedo è retribuito e rappresenta una risorsa importante per chi deve occuparsi di una persona con disabilità grave.
Una sentenza che può cambiare tutto
Recentemente, il Tribunale di Treviso ha emesso una sentenza innovativa, destinata a influenzare l’interpretazione della legge. Con l’ordinanza del 10 gennaio 2024, i giudici hanno accolto il ricorso di una lavoratrice che – dopo aver usufruito del congedo straordinario per assistere la madre – ha chiesto lo stesso beneficio per prendersi cura del padre.
Questa decisione potrebbe aprire la strada a un cambiamento importante: l’attuale limite di due anni complessivi potrebbe essere esteso, consentendo di usufruire del congedo straordinario per più di un familiare disabile.
Se questa interpretazione venisse confermata da nuove sentenze o da un intervento legislativo, si tratterebbe di una svolta significativa per chi si trova a dover assistere più persone nel corso della propria vita lavorativa.