Manovra, Salvini batte sulla flat tax, Di Maio sul reddito di cittadinanza. I leader hanno priorità differenti ma assicurano: “Nessuna tensione al governo”.
La Manovra economica continua a dividere la maggioranza di governo. Nonostante le smentite, le differenze tra Lega e Movimento Cinque Stelle stanno emergendo in occasione di uno dei provvedimenti cardine del contratto. L’idea comune è quella di dare una svolta all’economia del paese, ma sulla strada da seguire ci sono divergenze rilevanti.
Se Matteo Salvini continua a spingere per la flat tax, Luigi Di Maio prosegue per la sua strada che è quella del reddito di cittadinanza, uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale pentastellata.
Luigi Di Maio: “La flat tax non dovrà aiutare i ricchi”
Nelle ultime ore Di Maio ha posto le sue condizioni per l’approvazione della flat tax, che dovrà aiutare la classe media e non i più ricchi: “Per votare la flat tax abbiamo posto una condizione alla Lega: non dovrà aiutare i ricchi, ma la classe media e le persone più disagiate che pagano le tasse da una vita“.
Matteo Salvini sul reddito di cittadinanza: “Che non sia fatto per stare a casa a guardare la televisione”
Seguendo le orme del collega, il vicepremier leghista ha chiarito la sua posizione sul reddito di cittadinanza: “Nel contratto c’è ed è giusto che ci sia perché è un cavallo di battaglia dei Cinque Stelle. In Italia c’è gente che ne ha bisogno, ma è importante che non sia un reddito fatto per stare a casa e guardare la televisione”.
“Noi che siamo del Sud ce li ricordiamo i soldi dati alle persone per stare sul divano in cambio di voti – ha replicato Di Maio –, proprio per questo vogliamo fare una misura totalmente diversa per dare alle persone l’opportunità di reinserirsi nel mondo del lavoro”
Ma Di Maio assicura: “Nessuna tensione con la Lega”
Nonostante le prevedibili divergenze, Di Maio ha voluto precisare che non c’è nessuna tensione con la Lega di Matteo Salvini: “Non ci sono tensioni sulla manovra, c’è un dibattito franco sul fatto che o si mantengono le promesse o è inutile che ci stiamo. Il nostro obiettivo è di portare a casa un risultato coraggioso, ma che tenga i conti in ordine e su questo siamo compatti come governo“. Sulla stessa lunghezza d’onda Matteo Salvini che ha fatto sapere di essere quotidianamente in contatto con Di Maio e Conte, due persone ragionevoli con le quali si lavora per cambiare il Paese nel corso dei cinque anni di mandato.
La Manovra nel mirino della Cgil: “Nessun progetto per il Paese”
Intanto dalla Cgil arriva una bocciatura netta alla Manovra discussa dal governo: “Una discussione sulla legge di bilancio tutta improvvisata, fatta di slogan della campagna elettorale ricollocati nel contratto di Governo, annunci che si inseguono e si contraddicono mentre appare sempre più evidente che un progetto per il Paese non compare mai”ha fatto sapere Susanna Camusso.