L’epidemia di legionella in Polonia è emersa a metà agosto, colpendo oltre 160 persone: indaga l’intelligence polacca.
L’epidemia di legionella continua a fare una strage nella città di Rzeszow, a sudest della Polonia: l’infezione avrebbe causato già la morte di ben 19 persone. Un risvolto inquietante però rende la situazione particolarmente preoccupante, dopo l’ipotesi che la contaminazione possa essere stata innescata volutamente da qualcuno.
I sospetti sulla Russia
La rete idrica polacca è stata infettata dalla legionella, provocando 19 decessi fino ad ora. Non è ancora chiaro cosa possa aver scaturito la contaminazione, ma un sospetto inizia a preoccupare il Paese. Secondo le autorità di Varsavia, si potrebbe trattare di una sorta di attacco batteriologico da parte della Russia.
Secondo i servizi segreti polacchi, che hanno iniziato ad indagare sul caso, Rzeszow avrebbe un ruolo rilevante nella guerra in Ucraina. La città è infatti uno snodo logistico fondamentale per l’invio di aiuti militari e umanitari della Nato in Ucraina. Inoltre qui ha sede una base militare degli Stati Uniti.
L’epidemia di legionella
Nel mese di agosto in Polonia è stata registrata una vera e propria epidemia di legionella. Sono state oltre 160 le persone colpite e, nei giorni scorsi, le analisi delle autorità sanitarie hanno confermata la presenza del batterio nell’acqua della rete idrica.
Il batterio, infatti, può essere diffuso da elementi quali impianti di condizionamento, umidificatori, piscine termali, vasche idromassaggio, rubinetti e docce, i quali non vengono utilizzati spesso, provocando gravi problemi respiratori.