Legittima difesa, ok alla Camera. Il testo torna al Senato.

Legittima difesa, ok alla Camera. Il testo torna al Senato.

La Legittima difesa alla Camera. Matteo Salvini convinto: Si chiude senza problemi. Ma nel Movimento Cinque Stelle c’è una fronda di dissidenti pronti a dare battaglia.

Nei giorni caldi della discussione sulla Tav, arriva alla Camera il testo del ddl sulla Legittima difesa, altra misura bandiera della Lega. Il provvedimento è passato con 373 voti a favore. Dubbi su 25 deputati pentastellati che non hanno votato.

Legittima difesa alla Camera

La Camera ha approvato il testo del disegno di Legge sulla Legittima difesa con 373 voti a favore Il testo torna al Senato per l’ultima analisi prima della conversione in legge. Riflettori puntati su venticinque esponenti del Movimento Cinque Stelle che non hanno votato.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/Cameradeideputati/

Legittima difesa alla Camera: Salvini conta sull’appoggio di Forza Italia e Fratelli d’Italia

Matteo Salvini è forte del consenso di Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma quello che preoccupa è lo strano silenzio del Movimento Cinque Stelle, che non ha presentato emendamenti per la modifica del testo. La fronda dei disertori pentastellati non ha causato problemi alla Camera, ma la sfida più dura sarà quella del Senato.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/salviniofficial/

Ma attenzione ai dissidenti del Movimento Cinque Stelle

Stando a quanto riferito da Adnkronos e riportato da il Giornale, proprio all’interno del MoVimento circolerebbe un dossier che evidenzia i punti critici contenuti all’interno del testo della legge, un dossier redatto e studiato per smontare la legge sulla Legittima difesa accendendo la discussione alla Camera.

Il rischio è che in Senato possa formarsi una fronda di dissidenti pronti a ostacolare il passaggio della legge o almeno a non approvarne alcuni punti considerati incostituzionali.

Legittima difesa e Tav, c’è chi pensa al voto di scambio

E non manca chi pensa a un possibile voto di scambio. Il Movimento Cinque Stelle potrebbe spalancare le porte alla Legittima difesa nel caso in cui Matteo Salvini decida di gettare la spugna sul fascicolo della Tav. L’ipotesi sembra decisamente improbabile perché proprio sull’alta velocità le due forze di governo si giocano una delle principali battaglie elettorali.

Argomenti