Legittima difesa: la Corte d’Appello di Roma ha assolto un uomo che dieci anni fa aveva ucciso un rapinatore che si era introdotto nella propria abitazione.
ROMA – Dopo che la nuova legge sulla legittima difesa è passata al Senato, arriva il primo caso giuridico destinato a dividere l’opinione pubblica. La Corte d’Appello di Roma ha infatti deciso di assolvere un uomo che dieci anni fa uccise un rapinatore che si era introdotto nella sua abitazione.
Legittima difesa: assolto un uomo che dieci anni fa aveva ucciso un rapinatore. In primo grado era stato condannato a due anni e otto mesi per omicidio colposo
Dopo la condanna a due anni e otto mesi per omicidio colposo ricevuta in primo grado, l’uomo è stato assolto dalla Corte d’Appello di Roma che ha fatto ricorso alla legittima difesa per giustificare il gesto dell’imputato che dieci anni fa uccise un rapinatore dopo averlo colto nella propria abitazione.

Contrasti sulla legge sulla Legittima difesa proposta dalla Lega
Il caso sarà analizzato probabilmente anche dal Consiglio Superiore della Magistratura che proprio in questi giorni sta valutando e analizzando la nuova forma della legge sulla Legittima difesa avanzata dalla Lega e approvata dal Senato.
Il nodo principale riguarda la modifica dell’articolo 52 del codice penale relativo alla legittima difesa da esercitarsi nella propria abitazione. Il disegno di legge proposto dalla Lega prevede in ogni caso – sempre recita il testo – la proporzionalità tra la difesa e l’offesa. Tradotto, chi agisce per respingere un’intrusione nella propria casa compie sempre un attimo di legittima difesa e per questo motivo non potrà essere indagato o condannato neanche per omicidio.