Legittima difesa, scintille tra Di Maio e la Lega. Il vicepremier pentastellato: Un paese con libera circolazione delle armi non lo voglio.
Dopo l’approvazione definitiva al Senato, la proposta della Lega sulla Legittima difesa diventa legge ma lascia strascichi all’interno della maggioranza di governo.
Luigi Di Maio non ha mai nascosto di non condividere il provvedimento proposto dall’alleato di governo ma ha ceduto il passo per rispettare il famoso contratto di governo. Archiviata a testa bassa la necessaria concessione, il Movimento Cinque Stelle si prepara a ostacolare ogni provvedimento aggiuntivo.
La questione sulla quale si è acceso il dibattito riguarda la possibile modifica delle norme per l’acquisto delle armi. Passata la Legittima difesa, si prevede che un buon numero di persone possa ora muoversi per armarsi secondo le norme di legge. Norme che secondo qualcuno sarebbero da cambiare alla luce della nuova legge sulla Legittima difesa.
Presentata in Parlamento una proposta di legge per la modifica delle norme per l’acquisto delle armi
E in effetti già sarebbe stata presentata una proposta di legge firmata da settanta parlamentari che chiedono una revisione sulla normativa.
Luigi Di Maio: Io un paese con la libera circolazione delle armi non lo voglio
“Mettiamo un attimo i puntini sulle i: io un Paese con la libera circolazione delle armi non lo voglio. Non lo vuole il Movimento 5 Stelle e sono sicuro non lo vogliano nemmeno gli italiani”.
“C’è una proposta di legge firmata da 70 deputati in Parlamento che punta a facilitare l’acquisto di armi per la difesa personale. Nessun eletto del Movimento la voterà. Nessuno! Anche perché più sicurezza non vuol dire certo più armi in strada, al contrario. Andiamo avanti col contratto di governo, rispettando la volontà dei cittadini”.
Di seguito il post condiviso da Luigi Di Maio sulla propria pagina Facebook