Il presidente della Repubblica frena la Legittima Difesa. Il testo non è ancora stato firmato da Sergio Mattarella.
La Legittima Difesa non è ancora legge ed è al vaglio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato, complici gli impegni istituzionali e le festività, ancora non ha promulgato il testo bandiera di Matteo Salvini.
Il testo della legge sulla Legittima Difesa al vaglio del Presidente Mattarella
Approvata non senza polemiche e discussioni dalla Camera e dal Senato, il testo di legge è ora sulla scrivania del capo dello Stato chiamato ad apporre la firma siglando così l’approvazione ufficiale in via definitiva della proposta presentata dalla Lega e approvata dalle Camere.
Costituzione: i poteri di Mattarella nella promulgazione (o nel rinvio) di una legge
La frenata di Mattarella è costituzionale ma inusuale. L’articolo 73 della Costituzione infatti prevede che il Presidente della Repubblica abbia un mese per la promulgazione del provvedimento. In questo arco di tempo può approvare o respingere la legge chiedendo una nuova esame del testo in sede parlamentare.
Nel caso in cui le Aula dovessero approvare nuovamente lo stesso testo il presidente sarebbe costretto a promulgare la legge.
Tempi lunghi sulla Legittima Difesa: le feste e i dubbi rallentano la decisione
I tempi lunghi del Quirinale sono giustificati in parte dal periodo di festa ma anche dalle perplessità da parte del Presidente che non ha intenzione di approvare a cuor leggero una legge criticata anche dalla magistratura.
Per evitare di esasperare i conflitti interni al governo, è molto probabile che Mattarella possa promulgare la legge inviando però ai presidenti di Camera e Senato una lettera con la richiesta di analizzare nuovamente il testo della legge monitorandone gli effetti già nel breve termine.