Lele Mora svela tutto: da Berlusconi agli incontri in carcere

Lele Mora svela tutto: da Berlusconi agli incontri in carcere

La vita di Lele Mora, celebre agente dei vip: la sua carriera nel mondo dello spettacolo, l’amicizia con Silvio Berlusconi.

Lele Mora, personaggio televisivo e storico agente del mondo dello spettacolo, ha raccontato la sua incredibile storia nel podcast “One More Time” di Luca Casadei. Mora ha vissuto una vita fatta di lusso, fama e amicizie importanti, come quella con Silvio Berlusconi, fino a crollare con l’arresto per bancarotta e il tentato suicidio. Attraverso il podcast, ha svelato l’uomo dietro ai fatti di cronaca. Ecco le parole come riportate da leggo.it

Silvio Berlusconi

Dall’ascesa nel mondo dello spettacolo all’amicizia con Silvio Berlusconi

Lele Mora, nato in una famiglia di contadini, ha sempre sognato di studiare. “Il mio sogno era studiare – spiega Mora – ma non si poteva fare perché non c’erano i soldi. Mio papà ha chiesto a questo frate di aiutarci per farmi studiare. Ho fatto cinque, sei anni in convento, ma poi ho capito che non era il caso che mi facessi frate. Sono uscito e mi sono iscritto a una scuola alberghiera“.

È a Venezia, lavorando nel settore alberghiero, che Mora entra in contatto con il mondo dello spettacolo, capendo subito che quello sarebbe stato il suo futuro. L’incontro con Giampiero Malena, manager di Pippo Baudo, segna l’inizio della sua carriera. Malena, colpito dal carattere di Mora, decide di introdurlo nel mondo dello spettacolo. “Giampiero mi disse: ‘Lele, tu hai un carattere meraviglioso e puoi fare il lavoro che faccio io’. Così mi ha portato con sé in vari posti, e grazie a lui sono riuscito a entrare a Mediaset a soli 22 anni“.

Tra le sue amicizie più significative, spicca quella con Silvio Berlusconi. Conosciuto nei primi anni ’80, Berlusconi diventa un punto di riferimento per Mora. “La nostra amicizia nacque quando Berlusconi mi invitò a Villa Certosa in Sardegna. Mi accolse con affetto e disse: ‘Finalmente rivedo Lele Mora. È un grande piacere’. Da lì nacque un’amicizia molto bella, vera e sincera che continuò per tanti anni“.

Il periodo buio: carcere e tentato suicidio

La brillante carriera di Lele Mora subisce un brusco arresto quando viene coinvolto in uno scandalo di bancarotta. Arrestato per debiti con l’ufficio entrate, Mora si trova improvvisamente a dover affrontare la dura realtà del carcere. “Ero seduto alla mia scrivania quel giorno e ho visto nel sottopancia delle televisioni: ‘Arrestato Lele Mora’. Dopo circa tre ore, è suonato il campanello: la Guardia di Finanza è entrata in ufficio con un mandato di arresto“.

La sua permanenza nel carcere di Opera dura 407 giorni, un periodo che descrive come estremamente difficile. “Ero in isolamento, con sorveglianza a vista e divieto di incontro per tutto il tempo. Un mio vicino di cella era Olindo di Erba. Ho chiesto al comandante di poter creare un orto dietro il carcere. –Continua Lele Mora nel podcast riportato da leggo.it – L’ho fatto pulire bene con dei detenuti che mi sono fatto dare e ho creato un orto meraviglioso: era ‘orto-terapia’ e mi aiutava“.

Durante il periodo di detenzione, Mora tenta il suicidio. La vigilia di Natale, sopraffatto dalla sofferenza e dal senso di colpa verso i suoi figli, cerca di togliersi la vita. “Queste cose non si devono mai fare. Era la vigilia di Natale, erano venuti i miei figli e vederli andare via dalla finestra mi ha fatto sentir morire. – Come riportato da leggo.it – Sono tornato in cella e ho pensato: ‘Perché devo stare qua? Perché devo soffrire così tanto e far soffrire così tanto i miei figli?’. Ho staccato tutto lo scotch da una lampada e mi sono incerottato. È arrivato il poliziotto penitenziario e mi ha salvato in extremis“. Conclude Lele Mora.