Con il ritorno dell’estate torneranno anche i turisti? In molti hanno cancellato le proprie prenotazioni dopo le notizie sull’alluvione.
Si avvicina l’estate e ritorna la stagione balneare. In Emilia-Romagna, dopo i disastri causati dall’alluvione, filtra ottimismo: gli stabilimenti vogliono mettersi alle spalle il recente periodo di allerta meteo e tornare alla normalità. Lungo la costa emiliana, infatti, continuano i preparativi per l’arrivo dei turisti, nonostante la situazione resti critica nell’entroterra della regione. Si attendono ancora, però, i risultati degli esami di Arpa sulla qualità delle acque dell’Adriatico. Fanpage.it ha intervistato il Presidente Nazionale Assobalneari, Fabrizio Licordari, ed il Presiente regionale di Assobalnearti-Confindustria Emilia-Romagna per capire quali siano le loro sensazioni a riguardo.
“Lavoriamo per tornare alla normalità”
“Sin dai primi giorni, quando sulla costa sono arrivati detriti e resti, si è lavorato per permettere il ritorno a una situazione di ‘normalità’ – commenta Fabrizio Licordari, presidente dell’associazione che riunisce le imprese balneari aderenti a Federturismo Confindustria – Gli operatori balneari, come nel loro stile, anche dopo un disastro del genere si sono rimboccati le maniche e hanno lavorato, lottando con le unghie e con i denti, per rendere le spiagge il più possibile accoglienti, con lo scopo di riaprire presto. Il problema reale non è la pulizia del mare, ma quanto accade nell’entroterra: l’acqua che non riesce a defluire nei paesi e nei campi, ma anche la pessima pubblicità per la regione e il turismo”.
Dopo le cancellazioni tornano nuove prenotazioni
“Sul breve termine, ci sono state molte disdette per i primi weekend dopo il disastro, abbiamo lavorato quasi esclusivamente con la gente del posto – dichiara Ezio FIlipucci, Presidente Regionale di Assobalneari – però cominciano ad arrivare le prenotazioni: stiamo notando, almeno a livello psicologico, un ritorno alla situazione precedente. Alla fine, se tutto va bene, partiremo solo con una decina di giorni di ritardo. Personalmente sono ottimista in questo momento le condizioni sono eccezionali, tutto fa pensare che con la chiusura delle scuole la situazione torni alla normalità. Ora non ci resta che aspettare i turisti”.
