L’enigma della morte di Pierina Paganelli: il killer alla sorella “Tocca a te”

L’enigma della morte di Pierina Paganelli: il killer alla sorella “Tocca a te”

I dettagli sconcertanti dietro la tragica morte di Pierina Paganelli a Rimini. Una telefonata misteriosa, indagini in corso.

La tragica morte di Pierina Paganelli, 78 anni, ha scosso la comunità di Rimini. Ma ciò che ha intensificato il mistero è stata una telefonata inquietante ricevuta dalla sorella della vittima poco dopo il delitto.

Gli eventi precedenti al delitto

Pierina Paganelli, una donna di 78 anni, è stata tragicamente trovata senza vita nel vano ascensori del suo condominio a Rimini. La scena era raccapricciante, con la donna immersa in un lago di sangue. Viveva da sola da diverso tempo, con il figlio in ospedale a seguito di un incidente e il marito trasferitosi in Germania anni prima. La sera prima della sua morte, aveva partecipato a un’adunanza di preghiera presso il tempio dei Testimoni di Geova.

Le indagini in corso

Gli inquirenti della squadra mobile di Rimini, sotto la supervisione del sostituto procuratore Daniele Paci, hanno iniziato le indagini. La nuora di Pierina, insieme ad altri due residenti del condominio, ha fornito le proprie testimonianze. Curiosamente, uno dei vicini aveva avuto una relazione con la nuora in passato. Nonostante le dichiarazioni, l’arma del delitto rimane sconosciuta. Le ipotesi suggeriscono che l’assassino potrebbe essersi nascosto nel garage di Pierina dopo il delitto, fuggendo in seguito senza essere notato.

Diverse ore dopo la scoperta del corpo, la sorella di Pierina, residente a Ravenna, ha ricevuto una telefonata da un uomo non identificato. L’unico messaggio che ha trasmesso è stato: “Ora tocca a te“, prima di riagganciare. Questa telefonata ha orientato le indagini verso l’ambito familiare, ma i figli di Pierina, rappresentati dagli avvocati Monica e Marco Lunedei e Chiara e Giuliano Saponi, sono convinti dell’innocenza dei loro parenti.

La morte di Pierina Paganelli ha lasciato una profonda cicatrice nella comunità di Rimini. I residenti del condominio di via Del Ciclamino ora vivono nella paura, temendo il ritorno dell’assassino. La ricerca di giustizia continua.

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