Papa Leone XIV visita Castel Gandolfo nel giorno dell’Ascensione, riaprendo la residenza estiva papale abbandonata da Papa Francesco.
Castel Gandolfo è da secoli uno dei luoghi più iconici legati al papato, lo sa bene Papa Leone XIV. Situato nei suggestivi Castelli Romani, questo borgo ha ospitato decine di Pontefici in cerca di tranquillità e riposo. Il Palazzo Pontificio, costruito nel XVII secolo, è diventato nel tempo simbolo di spiritualità e continuità.
La residenza estiva ha rappresentato per lungo tempo non solo un rifugio fisico, ma anche un luogo in cui il Papa poteva mantenere un rapporto più diretto con la natura e con i fedeli. Ma qualcosa è cambiato negli ultimi anni.
Una tradizione interrotta (temporaneamente)
Con l’elezione di Papa Francesco nel 2013, questa consuetudine ha subito una battuta d’arresto. Il pontefice argentino ha scelto di non utilizzare la residenza estiva di Castel Gandolfo, preferendo rimanere in Vaticano anche nei mesi più caldi. Solo una breve visita nello stesso anno ha segnato il suo passaggio da quei luoghi.
La decisione, benché motivata da ragioni pastorali, è stata percepita come un distacco da parte della popolazione locale, profondamente legata alla figura papale e alla presenza del Papa nel borgo. Da allora, la speranza di un ritorno si è fatta sentire anno dopo anno.
Un segnale che riaccende le speranze
Ed è proprio oggi, nel giorno dell’Ascensione del Signore, che la tradizione è stata simbolicamente riattivata. Papa Leone XIV, a sorpresa, ha scelto di recarsi a Castel Gandolfo, segnando il suo primo ingresso nel Palazzo Pontificio come Pontefice.
Le strade erano blindate sin dal mattino e la folla si è radunata in Piazza della Libertà in attesa di un suo affaccio. Presenti anche il sindaco e le autorità locali. Si vocifera che, dopo il palazzo, il Papa possa visitare anche la vicina parrocchia e Villa Barberini.
Il ritorno del Papa nella residenza estiva papale rappresenta un gesto forte, quasi un messaggio silenzioso ma potentissimo: la tradizione può essere recuperata, anche dopo una pausa. Un evento che ha emozionato fedeli e cittadini, ridando vita a un legame spirituale mai del tutto spezzato.
Oggi, con Leone XIV a Castel Gandolfo, il passato incontra il presente e lascia intravedere un futuro in cui la storia della Chiesa continua a vivere, anche nei luoghi che sembravano dimenticati.
