Molti commettono un errore che, alla fine, risulta fatale per il basilico: la pianta, infatti, muore. La mossa da compiere per prolungarne la vita.
Il basilico è tra le erbe aromatiche più amate in cucina per il suo profumo intenso e il gusto fresco, che è capace di esaltare ogni piatto, dal classico pesto alle insalate estive. Chi prova a coltivarlo in casa, però, spesso si ritrova ad affrontare un problema molto importante: la pianta, infatti, inizia a seccarsi velocemente, nonostante sia curata ogni giorno. Alla base di questa situazione, c’è un errore che in tanti commettono: scopriamo la mossa da compiere per evitare che la piantina muoia.
Basilico, l’errore che tutti fanno e che fa morire la piantina
Secondo gli esperti, uno degli errori più comuni fatti ai danni del basilico è di idratarlo troppo.
Molti, infatti, tendono ad annaffiare troppo spesso e con quantità eccessive, creando ristagni nel terreno che danneggiano le radici.

Il basilico – così – tende ad appassire e, infine, a morire, a causa del marciume radicale. Le foglie iniziano ad ingiallire, compaiono macchie scure e la pianta perde – di lì a poco – vigore.
Per evitarlo, è fondamentale toccare il terreno ed annaffiare solo quando è asciutto almeno nei primi centimetri. Anche la qualità dell’acqua è molto importante, in tal senso: quella del rubinetto può contenere cloro e calcare, elementi nocivi per la pianta, pertanto è meglio optare per acqua piovana e filtrata.
Strategie da attuare per avere una pianta rigogliosa e longeva
Il basilico va, inoltre, innaffiato preferibilmente al mattino presto e/o al tramonto, evitando le ore più calde della giornata, in cui lo sbalzo termico può stressare la pianta.
Il vaso, inoltre, deve essere dotato di fori di scolo e il terriccio scelto deve assicurare un buon drenaggio: ottimo, in tal senso, un misto di substrato universale con sabbia o perlite.
Anche la concimazione è da fare in modo giusto: pertanto, è meglio scegliere fertilizzanti organici e somministrarli solo quando il terreno non è molto umido. Un paio di trattamenti nella stagione calda sono sufficienti per rafforzare la pianta e favorirne la crescita.
Fondamentale è – poi – imparare ad interpretare i segnali che il basilico manda. Foglie arricciate o gialle indicano che c’è troppa acqua, mentre quelle secche e screpolate indicano carenze. Macchie marroni, infine, sono spesso indice di innaffiatura mal dosata. Infine, la temperatura ambientale ideale per tale pianta oscilla tra i 20 e i 25 gradi.