Il caso dell’omicidio che ha visto Thomas Luciani perdere la vita si arricchisce di un nuovo capitolo legato all’esito dell’autopsia.
“Infliggevano un totale di circa 25 colpi per mezzo di coltello a Thomas Christopher Luciani attinto in zone vitali del corpo, cagionandone la morte”. Sono state queste alcune delle parole contenute nel provvedimento del procuratore capo del Tribunale dei minori dell’Aquila, David Mancini, in riferimento ai due giovanissimi indagati, accusati in concorso dell’omicidio del 16enne a Pescara, domenica sera. A rendere ancora più drammatico il caso, anche l’esito dell’autopsia sul corpo dell’adolescente.
Thomas Luciani, l’esito dell’autopsia
Secondo quanto si apprende da Fanpage, è arrivato l’esito dell’autopsia sul corpo di Thomas Cristopher Luciani, il ragazzo ucciso a Pescara, nei pressi del parco Baden Powell, con 25 coltellate da due coetanei. Gli esami sarebbero andati avanti per diverse ore e solo alla fine delle attente analisi sarebbe emerso che a provocare la morte del ragazzo sarebbero state le lesioni che hanno interessato entrambi i polmoni, provocando uno shock emorragico irreversibile. In questo senso, Thomas sarebbe morto rapidamente.
L’autopsia, eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio, alla presenza del collega Ildo Polidoro, perito di parte della famiglia della vittima, ha dato l’esito che ci si attendeva. Gli accertamenti, infatti, hanno anche confermato il numero di colpi ricevuti dalla vittima, ben 25 coltellate. Questo è ciò che emerso in sede di ispezione cadaverica. L’esame è stato lungo e complesso – ha riportato ancora Fanpage – anche per la necessità di identificare le singole lesioni. Allo stesso tempo, gli accertamenti hanno consentito di ricostruire in modo chiaro la dinamica, le cause della morte e anche quali siano stati i fendenti letali per il giovane ragazzo.
Il debito di droga
A completare il quadro tragico dell’omicidio, quello che sarebbe stato il movente: un debito di droga. Pare, infatti, che dietro l’assassinio del 16enne di Pescara ci sarebbero 200-250 euro di debito che il ragazzo aveva accumulato con alcuni coetanei. Coloro che hanno ucciso Cristopher Thomas, poi, si sarebbero diretti, quasi come se nulla fosse, al mare. In tranquillità.