Italia in lutto: morta la storica fotoreporter

Italia in lutto: morta la storica fotoreporter

La fotografa che ha raccontato la mafia a Palermo si è spenta a 87 anni.

La storica fotoreporter della Palermo negli anni della lotta alla mafia morta nella sua città prima che la sua storia venisse raccontata in una fiction Rai. Letizia Battaglia ha lavorato per anni per il quotidiano palermitano “L’Ora” collaborando come fotoreporter della mafia.

Battaglia nella sua lunga carriera ha vinto molto premi come i prestigiosi Eugene Smith e Eric Salomon Award e ha collaborato con importanti agenzie giornalistiche di tutto il mondo. La figlia racconta che la fotoreporter è stata lucia e attiva fino alla fine dei suoi giorni. “Mia madre non si fermava mai. Malgrado le sofferenze della malattia e le difficoltà di movimento continuava ad avere tanti contatti, a partecipare a incontri anche all’estero” racconta Patrizia Stagnitta. “La grande voglia di vivere non le era mai passata” dice sottolineando come la madre anche sulla sedia a rotelle non si era mai fermata.

Letizia Battaglia era diventata un simbolo di Palermo che era riconosciuto a livello internazionale per i suoi scatti. “Una bandiera nel cammino di liberazione della città di Palermo dal governo della mafia” dice il sindaco Orlando. La fotoreporter si era data anche alla politica oltre alla sua attività principale dalla fine degli anni ’80. Era stata consigliera comunale di Palermo con i Verdi.

Sergio Mattarella

Letizia Battaglia: fotografa contro la mafia

Fotografa contro la mafia, come si definiva lei stessa, Letizia Battaglia era malata da tempo ma questo non le ha impedito di partecipare a convegni e workshop in tutto il mondo fino alla fine. Con i suoi scatti ha raccontato la sua città, Palermo dove ha lavorato per la maggior parte della sua carriera. Ha raccontato la vita delle persone che vivevano nella Palermo degli anni peggiori dominata dalla mafia e degli anni di piombo.

E’ stata la prima donna a lavorare come fotografa per un giornale italiano. Letizia Battaglia aveva lasciato Palermo per Milano per poi ritornarci e fondare l’agenzia Informazione fotografica un luogo di formazione per giovani fotoreporter. Ha fondato e diretto, inoltre, la rivista di donne Mezzocielo. Battaglia ha anche contribuito all’apertura del centro Giuseppe Impastato sempre a Palermo.

Una delle sue foto simbolo di quegli anni è quella che ritrae il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che regge il corpo di suo fratello Piersanti ucciso dalla mafia, allora presidente della Regione Sicilia. A farle decidere di smettere di raccontare la mafia fu l’assassinio di Giovanni Falcone nel 1992.

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