Lettera a Pietro Orlandi: “Bugie su Wojtyla, vergogna!”

Lettera a Pietro Orlandi: “Bugie su Wojtyla, vergogna!”

La missiva destinata a Pietro Orlandi, e firmata Luciano Dei, è stata recapitata alla madre: “Sei un bugiardo e lo sai!”.

Continua la bufera intorno a Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela scomparsa dal Vaticano nel 1983, a causa delle dichiarazioni da lui rilasciate nell’ultimo mese. In riferimento alle accuse nei confronti del Papa Karol Wojtyla, una lettera di indignazione è stata lasciata nella cassetta della posta della madre di Pietro.

Pietro Orlandi

Le accuse contro Wojtyla

Lo scorso 12 aprile, Pietro Orlandi ha rivelato che tra i vari nomi su cui si sarebbe indagato senza sconti c’è anche quello di Papa Wojtyla. “Mi dicono che Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case”, aveva detto a DiMartedì dopo aver parlato con il promotore di giustizia vaticana Alessandro Diddi.

Le accuse dichiarate durante diverse interviste nel corso dell’ultimo mese, hanno però scatenato la furia nelle alte sfere ecclesiastiche, criticando grandemente la posizione del fratello di Emanuela.

La lettera per Pietro Orlandi

Nella buca delle lettere della madre di Pietro è stata lasciata una lettera con palesi minacce, e con l’accusa di aver mentito su papa Wojtyla. “Sei un bugiardo e lo sai! Quelle vergognose allusioni nei riguardi di Papa Wojtyla non te le ha riferite nessuno, te le sei inventate te”, si legge nella missiva.

Luciano Dei, che lascia la sua firma sulla lettera, afferma che “il Vaticano è stato fin troppo paziente”. “Dovresti solo vergognarti e dovrai rispondere a Dio delle tue cattiverie”, continua ancora il testo scritto a mano.

“Oggi nella cassetta della posta di mia madre in Vaticano è stata lasciata a mano questa lettera in una busta. La stupidità di chi l’ha lasciata e presumo scritta è che voleva far credere che fosse stata spedita da altra città, quindi fuori dal Vaticano, perché si è anche preoccupato di mettere un francobollo ma non c’è nessun timbro”, ha scritto sui social Pietro Orlandi.

“Questa è la conseguenza di chi ha voluto giocare a fare il giornalista. Mi si può offendere come vogliono, non mi interessa, ma leggere ‘il vaticano è stato anche troppo paziente’, beh”, ha continuato.