Lettera di cinque governatori al presidente Mattarella: “No al voto il 20 settembre”.
ROMA – In una lettera inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cinque governatori hanno detto no al voto del 20 settembre. Come riportato da Il Messaggero, nella missiva firmata da Zaia, De Luca, Emiliano, Toti e Ceriscioli si precisa che “la proroga della data delle elezioni regionali può essere giustificata solo da ragioni sanitarie ed emergenziali. La linea del Governo sta assumendo i contorni di una decisione politica e, ci sia concesso, basata sulla convenienza di parte, che a nostro avviso non può giustificare la compressione dell’autonomia legislativa regionale e il diritto di voto degli elettori“.
Lo scontro Stato-Regioni
Nuovo scontro tra Stato e Regioni. La posizione dei cinque governatori espressa in questa lettera è stata ribadita già in passato dagli stessi presidenti che hanno sempre bocciato l’ipotesi di un ritorno alle urne a settembre.
Le loro richieste, però, non sono state ascoltate da Palazzo Chigi. La maggioranza sembra essere intenzionata ad optare per un voto unico il 20 settembre per due motivi: il primo è economico, il secondo per avere più tempo per la campagna elettorale. Posizione non condivisa dai presidenti di Regione che hanno deciso di scrivere una lettera al Capo dello Stato.
Interviene Mattarella?
Non sono previsti, al momento, incontri tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Conte. La lettera inviata dai governatori potrebbe portare il Capo dello Stato nel suo intervento per il 2 giugno a chiedere nuovamente una unità politica per superare questo periodo non semplice.
Coesione che non sembra esserci visti i continui scontri tra maggioranza e opposizione ma anche tra Palazzo Chigi e le Regioni. Una tensione che continua ad essere molto alta. Possibili nuovi scontri nelle prossime ore quando si dovrà decidere sulla riapertura delle Regioni dal 3 giugno con Piemonte e Lombardia che potrebbero aprire dopo una settimana.