Il Qatar ha indetto la leva obbligatoria per trovare addetti alla sicurezza da impiegare negli stadi dei Mondiali: carcere per chi si rifiuta.
Il Qatar ha indetto la leva obbligatoria per reclutare addetti alla sicurezza negli stadi. A coloro che rifiutano l’impiego, spetta il carcere. A deciderlo il governo del Qatar, dove l’organizzazione dei Mondiali di calcio ha suscitato una gran polemica per l’ennesimo episodio disumano a cui le persone devono sottostare.
Multa o pena detentiva per chi rifiuta l’impiego
Secondo quanto stabilito dal governo qatariota, difatti, d’ora in poi vige una legge che obbliga i civili a prestare servizio come addetti alla sicurezza all’interno degli stadi. E non esistono scuse per rifiutarsi di partecipare al servizio d’ordine: la pena va da una multa di 50.000 rial (la moneta locale), fino ad un anno di carcere.
L’addestramento speciale degli steward
Sarà inoltre necessaria una preparazione speciale per svolgere questo tipo di mansione. Per accogliere le centinaia di turisti che arriveranno in Qatar per vedere i Mondiali, gli addetti alla sicurezza dovranno seguire degli addestramenti rigorosi, che inizieranno all’alba. Alcuni di questi addestramenti saranno tenuti da militari.
L’addestramento avrà lo scopo di formare gli steward in modo che siano in grado di mantenere l’ordine pubblico. Inoltre la loro mansione sarà quella di perquisire i tifosi, alla ricerca di eventuali armi, alcolici o droga. Difatti, secondo le leggi del Qatar – le cui pene si sono inasprite parecchio – è severamente proibito recarsi agli stadi in possesso di sostanze stupefacenti, alcolici e armi.
Ma non è finita qui. In aggiunta agli steward, ci saranno anche tremila poliziotti turchi in assetto antisommossa, che avranno il compito di verificare la sicurezza all’ingresso degli impianti. Si tratta dell’ennesimo episodio scandalistico che riguarda l’edizione del 2022 dei Mondiali di calcio. Difatti, questa edizione ha già visto morire migliaia di dipendenti nella costruzione degli stadi.