Hamilton, “Da piccolo bullizzato e picchiato per il colore della mia pelle”

Hamilton, “Da piccolo bullizzato e picchiato per il colore della mia pelle”

Lewis Hamilton si racconta su Instagram: “Da piccolo sono stato bullizzato e picchiato per il colore della mia pelle”.

Dopo aver strigliato il mondo della Formula 1 sull’iniziale silenzio intorno al caso Floyd, Lewis Hamilton ha raccontato su Instagram di essere stato vittima del razzismo.

Razzismo, Hamilton: “Da piccolo sono stato bullizzato e picchiato per il colore della mia pelle”

Per la prima volta il campione della Mercedes ha parlato della sua vita privata rivelando di aver avuto un passato difficile .

“Da piccolo sono stato bullizzato e picchiato per il colore della mia pelle […]. Ho parlato poco delle mie esperienze personali perché mi è stato insegnato a tenermi le cose dentro, non mostrare debolezze, uccidere gli altri con l’amore e poi batterli in pista”.

Hamilton su Instagram: “E’ anche per questo che guido nel modo in cui lo faccio, non è una questione di sport: io sto ancora lottando”

“Leggere tanto sull’argomento e cercare di conoscere il più possibile di quello che è successo nella lotta a ogni forma di discriminazione mi ha riportato alla memoria tanti dolorosi ricordi della mia gioventù. Sfide che ho dovuto affrontare quando ero bambino. Il solo modo per rispondere a questo è stato imparare a difendermi. Per questo ho imparato il karate. Ma gli effetti psicologici negativi non possono essere misurati. E’ anche per questo che guido nel modo in cui lo faccio, non è una questione di sport: io sto ancora lottando” .

Monza 07/09/2019 – qualifiche F1 / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Lewis Hamilton

“Il 2020 potrebbe essere l’anno più importante per le nostre vite”

Lewis ha parlato del 2020 come un possibile anno di svolta per le minoranze, un anno per cominciare a cambiare l’oppressione sistematica.

“Vogliamo solo vivere, avere le stesse possibilità a livello di istruzione, e non aver paura di passeggiare per strada, andare a scuola o in un negozio. Ce lo meritiamo come chiunque altro. L’uguaglianza è fondamentale per il nostro futuro. Non possiamo smettere di portare avanti questa battaglia e io per primo non mollerò mai. L’importante è rimanere uniti. Mi ero chiesto perché il 2020 sembrasse così sfortunato sin dall’inizio ma ora sto cominciando a pensare che potrebbe essere l’anno più importante delle nostre vite. Un anno in cui poter finalmente cominciare a cambiare l’oppressione sistematica e sociale delle minoranze”.