Pelligra Holding Italia acquisisce l’ex fabbrica Fiat di Termini Imerese con un investimento di 8,5 milioni di euro.
Dopo una lunga attesa e numerosi cambi di gestione, l’ex fabbrica Fiat di Termini Imerese ha trovato un nuovo proprietario. Pelligra Holding Italia S.r.l., guidata dall’imprenditore italo-australiano Ross Pelligra (Presidente anche del Catania calcio), ha ufficialmente acquisito l’impianto industriale. La notizia è stata accolta con entusiasmo e speranza per un rilancio dell’area che da anni affronta difficoltà economiche e occupazionali.
L’offerta di Pelligra, pari a 8,5 milioni di euro, prevede non solo l’acquisizione dell’impianto ma anche l’assunzione di almeno 350 ex dipendenti di Blutec, l’azienda che aveva preso il controllo del sito dopo l’uscita di Fiat. Attualmente, i dipendenti ex Blutec in cassa integrazione sono 566, e questo primo passo verso il loro reintegro rappresenta una boccata d’ossigeno per molte famiglie della zona.
Un piano di rilancio ambizioso di Pelligra
Secondo le dichiarazioni ufficiali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), la cessione è condizionata al completamento del pagamento e all’approvazione delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali. Il piano di Pelligra non si limita all’acquisizione dell’impianto, ma si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione dell’intera area industriale di Termini Imerese. Questo progetto comprende anche il potenziamento del porto e lo sviluppo di un interporto integrato.
Il rilancio del polo industriale è visto come un’opportunità per risollevare l’economia locale, creando nuovi posti di lavoro e attirando ulteriori investimenti. L’assunzione di almeno 350 lavoratori è solo l’inizio di un piano che punta a rendere l’area un hub industriale moderno e competitivo.
Le reazioni dei sindacati
Nonostante l’ottimismo generale, i sindacati hanno espresso la necessità di ulteriori chiarimenti. Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, hanno richiesto un incontro urgente con il MIMIT per discutere i dettagli dell’operazione e le sue implicazioni occupazionali.
Secondo Ficco e Comella, mentre l’assunzione di 350 lavoratori è un passo positivo, restano incertezze riguardo al futuro degli altri 216 dipendenti ex Blutec non ancora riassorbiti e dei numerosi lavoratori dell’indotto. Inoltre, si chiedono garanzie sulla durata dell’occupazione promessa e sulle misure di tutela per tutti i lavoratori coinvolti.